Come ogni fine di mercato, abbiamo chiamato Luca Marchetti, ternano doc e volto (anche del mercato) di SkySport.
Come lo giudichi io mercato rossoverde, il primo dell’era Leone?
“Devo dirti la verità, non credo che questa squadra avesse bisogno di interventi sostanziali. Bisognava soltanto decidere una linea di principio con cui proseguire la stagione. E mi è sembrato chiaro fin da subito che Leone abbia optato per una linea conservativa. Sia prima, con De Canio, sia ora con il mercato. Si sarebbe potuto entrare a piedi uniti, cambiare il più possibile, giusto per capire se smuovendo qualcosa poteva succedere davvero il miracolo. Ma poi eravamo sicuri che la squadra sarebbe stata più forte e più competitiva? Leone ha deciso di pungolare il gruppo, di stimolare l’orgoglio e di cambiare dove riteneva necessario: a centrocampo”
Quindi in concetto è: siamo forti nonostante la classifica?
“Sembra presuntuoso dirlo, ma sì. È evidente che il campo dice il contrario e che se non si corre non si fanno punti... ma veramente crediamo in assoluto che ci possa essere in C un attacco più forte di quello della Ternana? O una difesa più esperta? Io faccio fatica, sinceramente. Il problema della Ternana non può essere tecnico. E non è neanche tattico. A mio avviso è principalmente di testa, di convinzioni. È la testa che muove le gambe. È vero che ci sono stati degli errori, ci mancherebbe, ma se questa squadra non riesce più a vincere con nessuno, se anche gli elementi più validi steccano, se neanche con il cambio di allenatori si è arrivati a un equilibrioil problema non si risolve suo mercato. Ma nello spogliatoio e con il tempo”.
Però il centrocampo è stato stravolto...
“Perché è stato il reparto falcidiato dagli infortuni e che ha dato meno, a livello di apporto. Vives infortunato da inizio campionato, Altobelli fuori per infortunio alla spalla, Salzano mai continuo (e ora a Livorno), Rivas mai a disposizione. C’era bisogno di intervenire. E qui certamente è arrivata tanta esperienza e tanta qualità. Paghera, Palumbo e Castiglia sono giocatori di categoria superiore. Con questi innesti può cambiare il ritmo della squadra, l’aggressività, anche l’atteggiamento della squadra”
Ma la squadra secondo te si è indebolita, senza Lopez?
“In assoluto secondo me la Ternana è più forte. Abbiamo appena detto del centrocampo e aggiungo Boateng che è un attaccante con caratteristiche che Calori non ha nella sua rosa. Nello specifico, suo ruolo di terzino, naturalmente ci perde, visto che manca anche il sostituto naturale. Ma Giraudo a me è piaciuto moltissimo nella prima parte della stagione e Lopez poteva tornare in B... c’è poco da discutere”
Come vedi dunque il futuro della Ternana? Ce la farà ad essere promossa?
“La Ternana ora deve riprendersi i tre punti. Vincere aiuta a vincere, ma bisogna iniziare a farlo. Bisogna che ritrovi fiducia. Poi alla fine dell’anno guarderà la classifica e scoprirà cosa è successo. Per me bisogna pensare realisticamente ai playff e prepararsi a combattere quella battaglia”
E come la vedi in campo? Come giocherà Calori?
“Guarda proprio non lo so. Come non so chi sarà messo fuori lista. Posso solo andare per ragionamento logico, sono scelte che spettano principalmente all’allenatore che è molto bravo e alla società. Avendo molte mezzeali e molti attaccanti forti mi verrebbe da pensare al 433 e 4321. Così come mi verrebbe da dire che l’over in più potrebbe essere proprio a centrocampo. Ma ripeto sono solo ragionamenti personali ad alta voce senza conoscere bene le situazioni”

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 febbraio 2019 alle 10:55
Autore: Ternananews Redazione
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