La Ternana sta prendendo forma. Con idee chiare, precise. Senza fretta, perché si sa che la fretta spesso non è una buona consigliera. E soprattutto con una strategia ben precisa.
La fase di costruzione della squadra è iniziata di comune accordo fra tutte le parti che compongono la società: e questa è già una notizia più che confortante. Certamente il feeling (soprattutto fra ds e allenatore) lo scorso anno aveva creato problemi sin dall’inizio. In questo avvio di stagione invece partendo da Bandecchi (sempre più presente nelle vicende rossoverdi, mercato compreso) finendo con l’allenatore, la linea di lunghezza è sempre la stessa.
L’obiettivo è costruire una squadra competitiva, evitando di spendere soldi “inutilmente”. Ma questo non significa costruire una squadra al ribasso o fare delle scelte in economia. Semplicemente trovare le soluzioni giuste per professionisti che sappiano cosa li aspetta: una stagione di riscatto.
E così la Ternana prende forma: in porta (nonostante la permanenza di Iannarilli) arriverà Tozzo: si svincola dalla Sampdoria e sarà il nuovo numero 1 rossoverde. 
In difesa la rivoluzione è quasi completa. Manca ancora il terzino destro (ma le idee di Leone non mancano, soprattutto per quanto riguarda i giovani: Mora dell’Atalanta può essere un’idea, ma c’è anche il Padova), ma dopo la permanenza di Fazio, Russo e Bergamelli, ci saranno due volti nuovi: Suagher e Sini. Il primo si è liberato dal suo contratto con l’Atalanta e firmerà un biennale con opzione per il terzo anno con i rossoverdi. Il secondo era in scadenza di contratto con la Viterbese e ha trovato già un accordo con la Ternana. Stesso discorso per il ruolo di terzino sinistro: Carlo Mammarella metterà a disposizione la sua grande esperienza (e il suo piede sinistro da telecomando) al servizio della Ternana (e nuovamente a disposizione di Luca Leone che lo ha già avuto a Lanciano). E per completare il reparto occhi puntati anche su Leonardo Fontanesi, come vi abbiamo raccontato, centrale classe 96 di proprietà del Sassuolo, lo scorso anno a Pontedera.
A centrocampo, dato per scontato che c’è la conferma del capitano Defendi, quella di Paghera e che tornerà dal prestito a Livorno Salzano, la Ternana ha due obiettivi molto chiari: Mattia Proietti e la conferma di Antonio Palumbo. Centrocampo di qualità, di grande dinamismo che naturalmente dovrà ancora essere completato magari con qualche elemento di forza.
E poi l’attacco. Sicuramente rimane Marilungo, ci sarà da piazzare Vantaggiato (dopo la stagione in ombra), del reparto farà parte anche Boateng. Insomma qui c’è da costruire. Ma per farlo, nel reparto offensivo, servirà ancora più pazienza. Serve avere la capacità di aspettare e colpire. Di capire che il mercato è lungo e che le occasioni possono anche capitare più avanti. Perché il mercato degli attaccanti (e dei trequartisti, visto che Gallo giocherà con il trequartista) è un mercato che ancora non si è mosso.
Ecco: la Ternana non deve avere fretta. Perché ha gettato delle basi e a essere del tutto onesti sembrano delle buone basi. Con dei criteri seguiti (ovvero non per forza spendere tanto per farlo) e con una precisione chirurgica per arrivare agli obiettivi segnati sui tanti fogli sparsi sul tavolo del direttore sportivo Leone. 
L’ossatura della squadra comincia a vedersi e sembra solida. Giocatori esperti, di qualità, ai quali andranno aggiunti i giovani da poter valorizzare e gli uomini d’attacco che potranno poi dare quello sprint in più alla squadra. 
La nuova Ternana sta nascendo con i passi giusti. Senza dover per forza avere la pressione di chiudere tutto e subito. E’ partita con un’iniziativa per cercare di far capire alla piazza che si vogliono correggere gli errori della passata stagione. I tifosi hanno risposto con entusiasmo, dando fiducia a Bandecchi. Si può dire: per soli 5 euro… è vero, ma non è per forza scontato e non tutti avranno fatto un discorso di convenienza economica… Sta proseguendo con la costruzione della squadra: le basi sono state gettate ora serve trovare il momento giusto per gli attacchi (o attaccanti!) finali. 
Poi la palla passerà di nuovo al campo: ma c’è tempo, ancora…

Sezione: Editoriale / Data: Ven 21 giugno 2019 alle 00:01
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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