Possiamo raccontarci quello che vogliamo. Ora serve un’impresa. E chissà se questa Ternana sa farla. Ci sono due partite all’orizzonte che determineranno il futuro rossoverde. Se senza se e senza ma quelle due partite la Ternana deve vincerle. Senza sapere neanche come. Deve vincere se vuole salvarsi. Perché è vero che arriveranno le penalizzazioni (di Pisa e Latina), è vero che non si sa ancora cosa succederà all’Avellino sul processo per le combine del 2005, è vero che il Latina fallirà (e quindi si gioca per una retrocessione in meno), ma bisogna fare punti in classifica. Questa Ternana è in una involuzione mentale clamorosa. E’ vero: ha ragione Gautieri. C’è stata una buona reazione. La Ternana avrebbe meritato il pari dopo il gol dell’uno a zero di Pazzini. Avrebbe dovuto segnare quel maledetto rigore. Lì è finita la partita. Finita. Finita quella di Avenatti, finita quella della Ternana. Non si è più vista in campo. Ci sono tante giustificazioni per Gautieri, ma ora le sconfitte consecutive sono 5. Soltanto due i gol realizzati, a parte la sfida con il Cittadella la squadra ha sempre subito gol. 9 per la precisione, quasi due a partita. Ha avuto la sventura di perdere il derby in casa. E’ sicuramente il periodo più brutto della storia recente della Ternana. Senza dubbio. Perché questa squadra – al di là degli interpreti mandati in campo – non riesce ad avere un cambio di direzione. Un cambio di passo. Neanche il cambio in panchina è servito per dare la scossa ai ragazzi, neanche l’innesto di giocatori di esperienza (che è vero non sono in perfette condizioni, ma non ditelo al Bari che ha fatto scelte analoghe con molti giocatori che però stanno facendo la differenza). Questa situazione ha molti padri. Non c’è un solo colpevole. Le colpe le hanno tutti e avremo modo di approfondire tutto nei prossimi giorni. Perché la situazione si è fatta difficile, difficilissima. I punti dai playout sono diventati tanti 6, almeno. Prima la Ternana era “aiutata” dai risultati delle altre. Ora anche le altre hanno cominciato a camminare. La Ternana no. Deve cominciare a farlo. Subito. Ora ci sono queste ultime due partite. Due per riscattare un’intera stagione, per non buttarla al vento. Per continuare a credere nella serie B. Per dimostrare di essere ancora vivi. In queste due partite conterà soltanto il campo. Non ci sarà Longarini, non ci sarà il mercato, non ci sarà Carbone o Gautieri. Non ci sarà il nuovo ds, non ci saranno i tanti prestiti o i contratti a scadenza. Non ci saranno scelte giuste o sbagliate. Ci saranno 11 giocatori contro 11 giocatori. 11 giocatori in maglia rossoverde che devono vincere a tutti i costi. Altrimenti la stagione finisce in anticipo. Altrimenti altro che miracolo. Altrimenti inizia il processo e alla sbarra ci saranno tutti. Perché ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità. Ma prima queste due partite. 10 giorni per una stagione. 10 giorni per 11 uomini. Poi si tireranno le somme.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 febbraio 2017 alle 23:08
Autore: Redazione TernanaNews
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