Chi sa di ciclismo e segue abitualmente il Giro d'Italia sa quanto sia assolutamente improbo scalare, magari nello stesso tappone alpino (e al di là della distanza geografica tra i due monti, uno in Lombardia e l'altro in Friuli) salite come il Mortirolo e lo Zoncolan... Un' impresa assolutamente titanica degna del miglior Pantani e di pochi altri! 
Ma questo è ciò che spetta alla Ternana nelle prossime 20 partite.
Comunque, proviamo ad essere ottimisti... 
Allora facciamo finta che le prime 22 giornate di campionato non siano state giocate e che da sabato prossimo inizi un torneo che si svilupperà in sole 20 puntate.
Facciamo anche finta che la Ternana abbia rimediato 6 punti di penalizzazione per una qualche irregolarità e che, pertanto, parta da meno 6.
Continuiamo ad immaginare che il calcio mercato sia cominciato il primo di gennaio e non, come succede sempre, in estate; e che addirittura non sia ancora terminato.
Infine immaginiamo che il direttore sportivo Pagni e il neo allenatore Gautieri siano stati ingaggiati dalla società subito... sin dall'inizio della stagione; ovvero, non in corsa e con la squadra che annaspa penultima in classifica e staccata un bel po' dalla zona tranquilla.
Certamente, se la situazione la mettiamo così, tutto sommato si potrebbe anche coltivare qualche speranza...
Purtroppo, però, sappiamo perfettamente come stanno le cose.
La Ternana è disperatamente penultima in classifica con soli 20 punti all'attivo in 22 giornate.
Come se non bastasse, complici gli errori commessi a ripetizione da Benny Carbone (che, con tutto il rispetto per l'uomo, meglio avrebbe fatto a dimettersi o... a "farsi dimettere" già a novembre), la squadra appare completamente priva di identità e di gioco.
Manca il leader, manca il punto di riferimento, manca il capitano, la cui fascia è passata di braccio in braccio fino a giungere addirittura all'ultimo arrivato, non si sa bene con quale criterio di assegnazione.
Il pubblico è ridotto praticamente a poche centinaia di unità, il tifo è completamente scomparso, salvi i lampi scagliati da due curve comunque in conflitto tra loro; la società è assente sia a livello di presenza nel tessuto sociale ternano, che, soprattutto, di contatti con la gente, eccettuato il privilegio concesso a pochi prescelti di poter dialogare con il grande capo in privato.
Questa situazione assomiglia sempre di più sinistramente a quella del disgraziato campionato 1991/1992, che, come noto, terminò con la retrocessione in serie C e, a seguire, con il fallimento e la ripartenza addirittura dalla serie D.
Anche allora arrivarono giocatori di buon nome, ma sicuramente sul viale del tramonto come Carillo, Cinello ed altri, ma non servì ovviamente a niente.
Anche allora ci furono 3 cambi di allenatore, che però si risolsero in un buco nell'acqua.
È chiaro che, se questi sono i presupposti, l'impresa di Carmine Gautieri si presenta come un tappone alpino con 4 colli da scalare, compresi i già citati Mortirolo e  Zoncolan, ma pure con il Gavia e con lo Stelvio (preso dal versante di Trafoi,  quello più duro)...
Tra l'altro, il quesito che sorge spontaneo è il seguente: con quale modulo tattico Gautieri farà giocare la sua squadra?
Si, perché essendo l'ex allenatore del Lanciano un teorico del 4-3-3, questo significherebbe per esempio costringere Diakitè a giocare in una difesa per lui inusuale, togliere Falletti  dall'unica posizione in cui rende al 100% e cioè quella di trequartista dietro le punte, scovare due esterni in grado di fare la doppia fase con totale dedizione e, infine, inventarsi due punte da mettere a fianco di un sempre più stranito Avenatti o di chi per lui (il più volte il "nominato" Acquafresca?).
Senza contare che i nuovi arrivati ed in particolare Ledesma e Diakité, sembrano essere molto ma molto lontani dalla forma migliore.
Se questa non è la scalata di un paio di salite con una pendenza media del 20 %, ditemi voi...
Visto che in questi ultimi tempi va molto di moda a Terni appioppare la patente di "gufo", non vorrei che anche il sottoscritto venisse paragonato a questo simpatico uccello notturno... A tal proposito voglio innanzitutto precisare che chi scrive non gode assolutamente per questa situazione, anzi rischia sicuramente qualche serio attacco di fegato!
Secondariamente, credo che sia necessario essere massimamente realisti e guardare in faccia alla realtà.
Traduzione: solo un autentico miracolo sportivo potrà salvare dalla retrocessione la Ternana.
Questo è l'arduo compito che spetta a Carmine Gautieri, al quale pertanto auguro personalmente un in bocca al lupo di proporzioni bibliche! 
Ma resta il fatto che questa disastrosa situazione ha un unico " indiziato di reato": la società rossoverde, rea per l'ennesima volta di aver adottato comportamenti del tutto illogici e contrari al buon senso calcistico.
E, sempre secondo me, chi nega questo assunto, nega l'evidenza dei fatti!
In ogni caso, seppelliamo per una volta l'ascia di guerra e proviamo a stringerci tutti insieme attorno al nuovo mister e alla squadra.
Data questa premessa, dando a Cesare quel che è di Cesare, plaudo calorosamente alla generosa iniziativa della società di fissare il prezzo di ingresso allo stadio per la partita contro il Cittadella ad un euro soltanto per tutti i settori.
Evidentemente, anche il sempre ottimista presidente Simone Longarini deve essersi accorto che i buoi stanno scappando dalla stalla, per cui ha giustamente deciso di chiamare a raccolta i tifosi della Ternana, per quanto sfilacciati, per garantire il maggior calore possibile alla squadra.
Il resto, e non è poco, spetta a Carmine Gautieri, che certamente non potrà fare miracoli nei pochi giorni in cui è stato chiamato a guidare i rossoverdi, ma al quale si chiede perlomeno di caricare a molla i giocatori al fine di tirar fuori da loro tutte le energie possibili per iniziare positivamente la scalata.
Tutto il resto è noia e fuffa. 
Perciò, in bocca al lupo Ternana.
E che il dio dei "grimpeurs" ti spinga lungo i ripidi tornanti che portano alla tua Cima Coppi: la salvezza!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 26 gennaio 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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