Cambiare idea non è reato, per carità!
Anzi, solo gli idioti non cambiano mai idea, è noto.
Il superamento di una vecchia opinione, modificandola secondo gli accadimenti dell' attualità, è sicuramente sinonimo di intelligenza, perchè, in pratica, vuol dire mettersi in discussione.
Aggiungo a questo suggestivo preambolo che Winston Churchill era solito ripetere che "fanatico è colui che non vuole cambiare idea e non intende cambiare argomento".
Tutto ciò per arrivare a mettere in discussione alcune mie passate opinioni, che, invece, la realtà dei fatti sta decisamente smentendo.
Parlo di Ternana, ovviamente; e in particolare, di alcuni personaggi dell' universo rossoverde che, non solo il sottoscritto, ma anche buona parte dell' opinione pubblica, riteneva non all' altezza della situazione.
Parto dal principio ineludibile che chi fa il  "mestiere" di giornalista deve necessariamente giudicare i fatti in maniera realistica ed attualizzata; non si può rimanere attaccati pertinacemente ai propri passati giudizi, se, successivamente, muta l' evoluzione degli eventi; perchè il non adeguarsi alla nuova realtà significa incappare nel c.d. "pregiudizio".
E dicesi (termine Fantozziano) pregiudizio " il giudizio basato su opinioni precostituite e su stati d' animo irrazionali, anzichè sull' esperienza e sulla conoscenza diretta".
Chi non si conforma a questa definizione, accusando coloro che cambiano idea di "saltare sul carro dei vincitori", erra clamorosamente, dimostrandosi  soggetto mentalmente bloccato sulle proprie convinzioni, ovvero sui propri "pregiudizi".
Anche perché di qui a "saltare sul carro dei vincitori", ancora purtroppo ce ne passa...
Inizierei dunque dal portiere Raffaele Di Gennaro.
Non che la sua partita a Carpi sia stata straordinaria; però va obiettivamente riconosciuto che nell' occasione l' ex interista ha saputo reagire gagliardamente alle critiche, anche pesanti, che gli erano state mosse recentemente da addetti ai lavori e non, rendendosi protagonista di una prestazione sostanzialmente "tranquilla", efficace e senza troppe sbavature.
Quindi, se alcune sue prove in precedenza erano state giustamente giudicate insufficienti, non vedo il perché questa volta non si debbano invece riconoscere i suoi meriti; e questo sempre nel rispetto del preambolo di questo editoriale.
E veniamo ora a Meccariello.
Io stesso non ho lesinato critiche all' eccessiva esuberanza (e talvolta alla leggerezza) espressa talvolta dal buon Biagio; rimango pertanto convinto che qualche punto in meno per la Ternana il capitano ce l' abbia sul serio sulla coscienza.
Sfido pertanto chiunque a dichiarare di non aver temuto che il ritorno in campo di Meccariello, dato il forfait di Masi, potesse essere foriero di qualche altra espulsione o, peggio, di qualche altro calcio di rigore a sfavore.
Io l' ho persino paventato in diretta televisiva...
Fatto sta che, proprio in quell' occasione a Umbria TV, nel garbato salotto che mi ospita settimanalmente, un altro degli opinionisti presenti in studio, sconfessandomi in modo assai educato (come è d' uso in quell' autorevole sede televisiva), ebbe a vaticinare che il Mec, da quel ragazzo serio ed intelligente qual' è, si sarebbe sicuramente reso protagonista a Carpi di una partita perfetta, perché giustamente consapevole della necessità di fugare ogni dubbio sulle sue ottime capacità, troppo ingenerosamente messe in discussione negli ultimi tempi.
E così è stato.
E, allora, diamo a Meccariello quel che è di Meccariello !
Lui, tra l' altro, di fronte a qualche domanda  "provocatoria" proferitagli nel dopo partita e tendente a "sputtanare" chi lo aveva in precedenza criticato, ha preferito glissare elegantemente, dimostrandosi ancora una volta di più quel bravo ragazzo e quel professionista serio che tutti apprezziamo.
E allora, caro Biagio, ti chiedo pubblicamente scusa. Sempre nel rispetto dell' "incipit" di cui sopra...
Ma, possibilmente, continua così...perché la Ternana ha bisogno di te.
Ed infine, Benny Carbone.
Tutti siamo rimasti sorpresi alla notizia dell' ingaggio del tecnico calabrese da parte della società di Via Aleardi.
Tutti siamo rimasti quanto meno perplessi di fronte all' inconsueto doppio incarico conferitogli da Simone Longarini.
Molti di noi hanno anche storto il naso di fronte all' atteggiamento in apparenza spocchioso assunto dal G.M. nelle sue prime pubbliche apparizioni.
In tanti hanno nutrito seri dubbi sulle sue capacità tecniche, etichettandolo, forse frettolosamente, come il solito "yes-man"  pronto solo a prostrarsi ai voleri della proprietà.
In tantissimi sono rimasti quasi scandalizzati nel momento in cui la proprietà, contravvenendo ad ogni più scontata logica manageriale, non solo non ha esonerato il tecnico (e il d.s.), ma addirittura gli ha prolungato il contratto.
Pensavamo che si trattasse della solita provocazione romano-marchigiana...
Va invece riconosciuto che il G.M. ha sempre espresso giudizi positivi sulla sua squadra anche di fronte alle sconfitte reiterate e alla posizione di classifica assolutamente deficitaria, dando dimostrazione di ottimismo per il futuro e di totale fiducia nel suo gruppo.
Ebbene, Benny Carbone sta dimostrando con i fatti che quello che andava predicando, in modo apparentemente anacronistico, all' inizio del campionato, suscitando negli astanti non poche perplessità, si sta invece traducendo in verità effettiva; perchè il lavoro serio e coscienzioso paga sempre!
Aggiungo a beneficio di Carbone il merito indiscusso di aver aver saputo rigenerare Avenatti e Masi, due giocatori in palese crisi d' identità, sia pure per motivi diversi.
E sottolineo anche che questa squadra sta giocando un calcio sicuramente molto più apprezzabile di quello praticato da tanti altri stimati allenatori che si sono succeduti sulla panca rossoverde.
Detto questo, concludo con un' ultima annotazione a margine.
Restituito "il giusto" ai personaggi di cui sopra, resta il fatto che questa analisi è obbligatoriamente circoscritta ed ancorata al "dato attuale".
L' augurio e l' auspicio, perciò, è che il percorso iniziato dalla Ternana nel corso delle ultime settimane possa felicemente proseguire; ma ciò non significa che certi giudizi, attualmente più che positivi, non possano in futuro e in disgraziata ipotesi essere rivisti in negativo (speriamo ovviamente di no!).
Dunque, l' obiettività innanzitutto !
Perchè... "solo gli idioti non cambiano mai idea"...
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 15 dicembre 2016 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print