C come carattere.
La Ternana vista sabato scorso al Liberati contro il Cittadella ha tirato fuori un po' di quel carattere che ogni squadra che lotta per non retrocedere dovrebbe avere nel proprio DNA.
Soprattutto nel secondo tempo, quando si è trattato di stringere i denti per salvaguardare il prezioso gol di Falletti, i rossoverdi hanno dimostrato di saper soffrire, rimanendo concentrati sul pezzo fino al fischio finale. E questo, dati i tempi, non è poco.
Non è che sia stata una prestazione stratosferica; anzi, soprattutto nel primo tempo la Ternana sembrava una squadra alla ricerca di se stessa. Nella ripresa, però, si è vista la voglia di venir fuori, la combattività e il sacrificio di tutti i giocatori. E, onestamente, più di così non si gli si poteva chiedere.
C come Carmine.
Sicuramente Gautieri non è il mago Silvan e quindi non ha quella bacchetta magica bacchetta magica capace di trasformare in un colpo solo il brutto anatroccolo in un bellissimo cigno. Non era lecito aspettarselo, nè soprattutto logico.
Al neo mister si chiedeva soltanto di compattare il gruppo e di riuscire a tirare fuori dai propri ragazzi tutto l'ardore possibile. E sotto questo profilo mi sembra che l'operazione sia perfettamente riuscita. Poi si è visto anche qualche sprazzo di quello che potrebbe essere il futuro gioco della Ternana del "Gaucho". Ma sarà il caso di non entusiasmarsi troppo per questa vittoria pur preziosissima, lasciando lavorare al meglio il tecnico rossoverde . Perché ci sarà tanto, ma tanto bisogno di lavorare.
C come Christian.
Il Ledesma visto a Pisa sinceramente aveva fatto storcere il naso a non pochi tifosi. Al punto che qualcuno già aveva cominciato ad etichettarlo come il solito ex giocatore venuto a svernare dalle nostre parti (vedi p.e. Dell'Anno, Baiano, Riganò e tanti altri).
Ebbene, l'ex laziale sabato scorso ha invece dimostrato a tutti di che pasta è fatto e che 500 partite in Serie A gli sono pure servite a qualcosa. Non andrà di sicuro a 100 all'ora perché certamente la velocità non è la sua dote migliore. Ma, in compenso, Christian ha mostrato quello chi è il suo pregio fondamentale: quello di sapere prima dove andrà a finire la palla e di regolarsi di conseguenza. Il capitano sarà pure un giocatore abbastanza lento, ma di certo il pallone con lui viaggia velocissimo. Inoltre ha già indossato i panni del leader indiscusso. E sinceramente, fatte le debite proporzioni (in suo favore),  in quel ruolo uno come lui non lo si vedeva dai tempi di Giacomino Modica.
C come Cittadella.
La squadra dello spocchiosetto  (ma bravo) mister Venturato è veramente una bella realtà e il fatto che la Ternana sia riuscita a piegarla, sia pure a fatica, suona a merito per i rossoverdi.
L' importante era di riuscire a mettere il primo mattone nel muro della risalita.
Missione compiuta!
C come Cesar.
Sinceramente era un po' di tempo che Falletti non convinceva più di tanto. Non si è capito bene se per colpa delle sirene del calciomercato o di un momento di scarsa forma o di tutte e due le cose messe insieme. Fatto sta che il fantasista uruguaiano non era più quello ammirato nel primo scorcio del campionato. Poi, ci si è messo pure il cambiamento di ruolo e nel corso del primo tempo l'impressione di un Falletti per l'ennesima volta a scartamento ridotto si era ulteriormente avvalorata. Ma è bastato che Gautieri nella ripresa lo abbia un po' sganciato dalla fascia per rivedere il miglior Cesar; uno che se gli gira le partite le vince da solo. E infatti...
Ora però sarà il caso di continuare.
Anche perché dopo lo Spezia, la domenica successiva ci sarà una certa partita nella quale Faletti spesso ha lasciato il segno...
C come calore.
Era un sacco di tempo che non si vedeva tanta gente al Liberati. Il plauso va innanzitutto alla società che ha avuto la felice idea di ridurre al minimo il prezzo del biglietto, a conferma che anche il costo della vita indubbiamente incide sulle assenze dagli spalti degli stadi, Liberati compreso.
Ma quello che mi ha maggiormente colpito e che mi ha fatto più piacere è stato il sostegno che il pubblico presente non ha mai mancato di fornire generosamente ai propri ragazzi. E il boato dei 7000 al gol di Falletti mi resterà per parecchio tempo nelle orecchie come una musica celestiale da troppo tempo dimenticata...
Ora però, derby incombente a parte, cerchiamo di non ritornare i soliti 2500 a partita, perché sabato scorso c'è stata l'ennesima dimostrazione di quanto possa essere determinante il caloroso apporto dei tifosi.
C come calcio mercato.
Conoscendo i precedenti usi e costumi della proprietà,  debbo riconoscere che questa volta sono state fatte le cose in grande.
Sono arrivati giocatori di spessore e la squadra è stata rivoltata come un calzino.
Ora la palla passa a Gautieri.
In ogni caso, dopo queste operazioni di mercato, mi pare evidente che la società rossoverde tenga al mantenimento della categoria.
Il che non è poco.
Ed infine C come c...
Si, perché nel calcio, come nella vita, per andare avanti ci vuole pure quello...
E sabato scorso un po' di quel "bus del cul" di Sacchiana memoria troppo spesso mancato quest'anno alla Ternana, è ritornato  finalmente nelle saccocce dei rossoverdi, che, oltre ai propri meriti, stavolta hanno pure potuto godere di un pizzico di fortuna in più.
Che poi, alla fine, a salvare capra e cavoli e a cacciare via la sfiga dalla porta rossoverde, più che la dea bendata, siano state la bravura di Martin Valjent insieme alle parate di Aresti, non fa altro che confermare la bontà della prestazione delle Fere.
E ora andiamo ad affrontare la seconda puntata di questo mini-campionato di 20 partite iniziato sabato scorso con un pizzico di serenità di più.
E possibilmente con la C come coraggio, concentrazione e combattività!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 febbraio 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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