Lo dico subito: questo è un editoriale quasi goliardico e "cerchiobottista", perché mi sono stufato di affrontare la più che delicata situazione della Ternana Unicusano con toni da tragedia greca...
Quindi sdrammatizziamo, ma con invito a riflettere.
Ciò doverosamente premesso, sono convinto che se la Ternana fosse stata una donna avrebbe incarnato l'immagine di una vera e propria "amante diabolica"...
Una di quelle maliarde (per non usare altri termini più "espressivi", almeno per il momento...) che prima ti portano al settimo cielo facendoti impazzire con il loro sex appeal e la loro "ars amandi", per poi lasciarti sul più bello a bocca asciutta!
Come giudicare diversamente la partita dei rossoverdi in quel di Cremona?
Chi di voi, cari lettori, non si è stropicciato gli occhi vedendo all'opera le Fere dal ventesimo del primo tempo, fino al ventesimo della ripresa?
Come mettere in dubbio che i ragazzi di Sandro Pochesci in quel lasso di tempo abbiano sciorinato un gioco a tratti addirittura spettacolare, oltre che redditizio?
Poi però, proprio mentre stavamo cominciando a gustare il piacere di una più che convincente vittoria in trasferta, è arrivato il dietrofront...
Proprio come la famosa maliarda di cui sopra (ma forse definirla a questo punto "zoccola" renderebbe meglio l'idea... Mi sia perdonato il "francesismo") la quale, dopo aver portato il maschietto di turno ben oltre il limite dell'eccitazione, si è improvvisamente alzata dal letto e se n'è andata...
E oggi stiamo qui a commentare l'ennesimo rospo ingoiato dopo la grande illusione... Proprio come a Salerno! Anzi peggio, perché a Cremona fino a 20 minuti dalla fine dell'incontro la Ternana Unicusano vinceva addirittura per 3 a 1!
Che cosa poi sia successo nell'ultima parte della gara sinceramente non riesco a spiegarmelo; lascio questa acuta analisi a chi più di me sa di calcio e cioè ai tanti esegeti che popolano tutti i media specializzati alla bisogna.
Io ho semplicemente registrato una serie inenarrabile di fregnacce che alla fine hanno portato i grigiorossi di Attilio Tesser a raggiungere un immeritato pareggio, checché ne dica il bravo ex allenatore della Ternana.
Colpa dei difensori? Dell' allenatore?  Colpa del modulo? Della stanchezza o del braccino corto?
Fatto sta che, da una tranquilla e più che possibile posizione di centro classifica, si è passati ad occupare l'ultimo posto della graduatoria, sia pure in buona compagnia.
E questo è grave! Anzi, gravissimo!
Poi però mi metto a guardare la classifica e mi accorgo che nel giro di tre o quattro punti ci sono almeno una decina di squadre e addirittura che la prima poltrona dista appena sette lunghezze...
E allora, dopo questa ottimistica considerazione, senza però lasciarmi travolgere da fantasticherie del tutto ingiustificabili data la più che preoccupante situazione attuale, mi viene comunque da pensare che se questa squadra continuerà a giocare come ha giocato in quell' oretta a Cremona, se Pochesci riuscirà una buona volta a trovare il bandolo della matassa difensiva e se i giocatori ci staranno con la "brocca" fino al novantacinquesimo, questo deprimente ultimo posto sarà presto abbandonato.
Anche se con i "se" e con i "ma"...
In ogni caso, non ci dimentichiamo che ora la Ternana Unicusano avrà due partite consecutive in casa contro Spezia e Ascoli e riuscire a fare bottino pieno significherebbe scalare tantissime posizioni verso l'alto o, almeno, potrebbe servire a raggiungere una posizione di classifica più tranquilla.
Basterà solo che questa squadra, come dire, "impari a vivere"...
Chi mi ha letto la settimana scorsa si ricorderà che avevo dato dei consigli per gli acquisti alla proprietà. Rimango di quell'idea.
Però questi ragazzi e questo allenatore, al di là del suo modo stravagante di proporsi, meritano ancora fiducia.
Perché, voglio precisarlo a chiare note, in 45 e passa anni che seguo la Ternana e dopo oltre un migliaio di radiocronache, sinceramente mi è capitato assai di rado di vedere le Fere andare in trasferta e imporre il loro gioco come sta facendo (almeno a tratti) questa formazione rossoverde!
Quindi mi sento di concedere ancora fiducia a Pochesci e ai suoi ragazzi, perché è vero che domenica a Cremona mi sono incazzato come una bestia finendo col bestemmiare la Dea Eupalla in aramaico, ma è anche vero che per buona parte della gara mi sono proprio divertito!
Riusciranno dunque i nostri eroi a trovare il modo di uscire dalle mezze misure?
Intanto cominciamo a provarci sabato prossimo contro la squadra degli ex di turno Masi e Di Gennaro (invero non troppo rimpianti...).
Magari con meno spettacolo, ma con più sostanza!
Un ultimo accorato appello lo voglio rivolgere ai media, soprattutto a quelli nazionali:
per favore, vi scongiuro... non li chiamate "UNIVERSITARI"...
Quei ragazzi con la maglietta rossoverde si chiamano FERE e basta !!!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 ottobre 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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