Questa volta la delusione è durata più a lungo, accompagnata anche da una certa dose di disillusione, che però mi auguro essere prematura, in quanto dettata da un eccesso di aspettative forse poco razionale. Se a Pesaro l'amaro in bocca provocato dall' inaspettato e sicuramente immeritato pareggio scaturito contro la più che modesta formazione locale si era quasi subito stemperato in considerazione delle notevoli attenuanti da ascrivere a sostegno della squadra di Gigi De Canio, quello uscito fuori invece dal confronto casalingo contro il Renate non può non destare qualche perplessità. In effetti la Ternana è apparsa lenta, macchinosa, compassata e soprattutto priva di cambi di marcia, al punto da regalare letteralmente un tempo alla formazione avversaria. Anche alcune scelte tattiche del mister non hanno pienamente convinto. Impensabile per esempio tenere fuori per un'ora l'unico giocatore in grado di saltare l'uomo in velocità: Furlan. Discutibile anche l'utilizzo di tre punte centrali in fase di attacco. Tanto è vero che Vantaggiato, autentico squalo dell'area di rigore, così relegato come era addirittura sugli esterni del campo praticamente non si è visto mai. Fatto sta che per il Renate dell'esperto Oscar Brevi tutto sommato non è stato così difficile portarsi a casa un punto sicuramente meritato. Certo, ci sono ancora tutta una massa di attenuanti specifiche. Cominciando da un arbitraggio assolutamente inverecondo; e non aggiungo altro per non alimentare strani sospetti...(sono già 3 gli episodi a sfavore in 2 sole partite!) Poi sono perfettamente convinto che il fatto di aver disputato a tutt'oggi solamente due partite di campionato costituisca un vero e proprio handicap, sia sotto il profilo dell' ovvia scarsa condizione atletica, sia soprattutto sotto quello dell' inevitabile necessità di ulteriore tempo per assemblare ben 25 giocatori nuovi. È chiaro dunque che De Canio al momento sia costretto, suo malgrado, ad andare a caccia di esperimenti. Nè regge il paragone che qualcuno azzardato con la Pro Vercelli e il Catania, formazioni che si sono trovate esattamente negli stessi panni della Ternana durante il periodo estivo, ma attualmente entrambe vincenti e a suon di gol. Infatti nessuna delle due si è vista costretta, come la Ternana, a rivoluzionare completamente il proprio organico. Non sono quindi condivisibili, almeno per adesso, le ingenerose critiche rivolte al mister, con qualcuno che è già arrivato a richiederne addirittura la testa! Pertanto, invece di tracciare giudizi troppo affrettati, per avere un quadro meno approssimativo della situazione credo che sia più prudente aspettare almeno altre tre o quattro partite. In tal senso potrà essere utile anche il terribile calendario che la Ternana dovrà affrontare per tutto il mese di ottobre: praticamente una partita ogni quattro giorni. Vero è però che intanto gli altri corrono... e quindi, a forza di pareggini contro squadre relativamente modeste, diventa sempre più difficile ipotizzare un rapido riaggancio della Ternana a quel primo posto in classifica che rimane l'obiettivo assolutamente imprescindibile di questa stagione. Decisive dunque o almeno significative per il futuro prossimo delle Fere saranno le prossime quattro settimane. Anche perchè, se il campionato rimane comunque assai lungo, perdere ulteriore terreno dalle prime della classe significherebbe essere costretti poi a una rincorsa veramente problematica. E questo non potrebbe non ripercuotersi anche sull'entusiasmo della tifoseria rossoverde, peraltro già piuttosto tiepido... Le sole 2.500 presenze domenica sugli spalti del rinnovato Liberati devono in effetti far riflettere. Sinceramente ci si aspettava qualche presenza in più... in ordine di almeno un paio di migliaia. Vero è che la squadra è reduce da una ignobile retrocessione; ma è anche vero che si trattava della prima partita di campionato tra le mura amiche. Ed è anche fuori discussione che la società questa volta abbia fatto tutto il possibile per allestire una formazione estremamente competitiva; quindi in grado di solleticare il sofisticato palato dei tifosi ternani. Troppo alto il prezzo dei biglietti? Non direi: sono perfettamente in linea con le medie nazionali. Plaudo in ogni caso allo "zoccolo duro" che si è presentato puntualmente allo stadio. Coloro che hanno assistito alla partita dagli spalti hanno anche il buon diritto di criticare. Ma tutte quelle altre censure a dir poco superficiali partite dai soliti social popolati da autentici "desaparecidos" dello stadio, non soltanto non sono condivisibili, ma oltretutto risultano essere deleterie e destabilizzanti. Io sono il primo a sostenere che la Ternana domenica non mi è piaciuta, che attualmente viaggia a ritmo di valzer lento, che le scelte tattiche di De Canio non mi hanno convinto, che questa squadra, almeno per come è apparsa in campo contro il Renate, non sembrerebbe destinata ad andare lontano, che far giocare Vantaggiato in quel posto è un non senso calcistico, che Furlan e anche Fazio devono giocare a prescindere, che Butic andrebbe tenuto in maggiore considerazione, che la difesa appare troppo compassata, eccetera, eccetera... Ma questo non è altro che un giudizio personale approssimativo e superficiale, perché non possono bastare due partite per avere le idee chiare sulle reali potenzialità di questa squadra, che, teniamolo bene a mente, solo sulla carta è fortissima. E comunque è un parere che scaturisce da un tifoso/addetto ai lavori che era presente sia a Pesaro, che domenica al Liberati e che quindi ha potuto constatare "de visu" quali sembrano essere i malesseri attuali della squadra. Chi, al contrario, non va allo stadio, chi si nasconde dietro ad un PC e comunque spara missili gratuiti, non mi sembra invece che abbia molto a cuore le sorti della Ternana. Perché la squadra va aiutata, sostenuta e incitata a prescindere; e poi, perché no, anche fischiata e criticata, ma solo a fine partita e dalle scalee dello stadio. Sarà pure populismo di bassa lega, ma io almeno la penso così. Ciò precisato, non rimane da far altro che rassegnare le conclusioni di rito... Che, data l'attuale situazione di contingenza, non possono che riassumersi nello stesso titolo di questo editoriale. "Keep calm ! Please waite !" "State calmi! Attendere, prego ! "

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 ottobre 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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