Le nostre brevi riflessioni questa volta le riserviamo al mondo del calcio e, soprattutto, a quel mondo dei tifosi che quando c'è bisogno di aiuto non si fanno pregare ed esprimono concretamente la loro solidarietà con gesti ed atti concreti.

Ed anche in questo terribile evento del terremoto che ha sconvolto il centro-Italia sono venuti alla luce atti davvero significativi come quello della tifoseria dell'Atalanta che ha raccolto 26.500 euro e consegnato un assegno al sindaco di Amatrice.

Una generosità espressa anche dai tifosi della Ternana che, come si ricorderà, hanno devoluto la quota incassata per la coreografia al derby di Perugia alla città di Amatrice, ma per vari motivi quella cifra non è stata ancora consegnata. Si, perchè nel frattempo è arrivato, purtroppo, il sisma degli ultimi giorni di ottobre e i bisogni, le necessità hanno cambiato volto e destinazione. L'idea, ma di questo ne discuteranno i tifosi in questi giorni, è quella di appoggiare gli sforzi degli abitanti di Campi, borgo nei pressi di Preci, che hanno visto il loro paese pressocchè distrutto dal sisma.

Ora non importa la destinazione, l'importante è aver messo in campo la generosità, la voglia di aiutare quelle persone in difficoltà che con gesti così nobili si sentiranno sicuramente meno sole e verranno spinte a ritrovare quelle motivazioni per ricominciare.

E sempre per Campi alcuni tifosi della Ternana e del Perugia hanno lanciato l'idea di organizzare un'amichevole tra le due squadre da disputare a Foligno e con l'incasso da devolvere al piccolo ma affascinate borgo umbro. Un'idea più difficile da realizzare per tanti aspetti e motivi, ma è lecito provare a superare le difficoltà esistenti nel nome della solidarietà e dell'aiuto alle popolazioni così provate .

Sono due delle tante iniziative che prenderanno piede nei prossimi giorni perchè la tragedia è davvero immane e la generosità degli italiani, del mondo dello sport, del calcio siamo sicuri farà sentire il proprio appoggio morale e concreto nelle prossime settimane.

E ci aspettiamo che anche la Lega di B, animatrice di un'iniziativa per Amatrice nelle settimane scorse, lanci qualche segnale tangibile a favore dei territori colpiti dal sisma perchè, tra l'altro, sono rappresentativi di associate importanti e di rilievo come Ternana, Perugia ed Ascoli. Di sicuro il presidente Abodi non si farà pregare per intervenire in modo concreto. 

Appare significativa anche l'idea lanciata dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, che sarà un tipo anche stravagante, ma in questa circostanza ha messo in campo un senso di solidarietà ammirevole.

Il numero uno della Sampdoria, infatti, solleciterà la Lega di A affinchè metta in piedi un'iniziativa per convincere le società associate a prendere in considerazione le zone colpite dal sisma, in particolare Norcia già dotata di strutture adeguate, per svolgere il ritiro pre-campionato. Una buona idea perchè rilancerebbe anche sul piano motivazionale le forze imprenditoriali, per far tornare a vivere paesi, borghi e cittadine che ora sono in ginocchio anche sul piano economico e che faranno fatica a ripartire. Un'idea che, però, sarà impossibile attuare a breve scadenza perchè anche le strutture alberghiere hanno subìto danni irreversibili. Di certo, però, è un impegno che potrebbe trovare attuazione quando la ricostruzione, fatta in modo adeguato, avrà preso piede e potrebbe rappresentare il motore, il volano per riprendere la strada interrotta nella terribile mattinata del 24 ottobre.

Ci vorrà del tempo ma è importante non far sentire sola quella gente, assisterla, aiutarla, confortarla anche con piccoli gesti, con piccoli messaggi di vicinanza come quello espresso allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo “ Trema l'Italia e le case dei nostri fratelli. La vostra angoscia è anche la nostra “. 

Sperare, credere e lottare, assistiti dall'affetto della gente ,sarà meno difficile per loro e la strada per tornare alla normalità potrà apparire meno irta di difficoltà.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 02 novembre 2016 alle 09:34
Autore: Ivano Mari
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