C'era una volta il "derby dell' Umbria", l'attesissima " madre di tutte le partite" che metteva di fronte i "Naharki" contro gli "Etruschi" per la supremazia regionale, non soltanto a livello calcistico.
Questo match non si esauriva nei 90 classici minuti di gioco, ma durava addirittura per un anno intero, tra reciproci sfottò e contumelie varie che ne costituivano l' ingrediente principale e più gustoso.
Ma quest' anno non sarà così.
L' annunciato rifiuto a presenziare al derby da parte di alcuni dei più focosi gruppi organizzati del tifo perugino, nonché le solite e sin troppo rigide disposizioni di sicurezza dettate dai competenti organi di controllo sull' ordine pubblico, ridurranno al minimo la presenza dei tifosi biancorossi sugli spalti del Liberati.
E questo è un gran peccato.
Perchè il derby è innanzitutto la festa del calcio umbro e l' affluenza massiccia degli spettatori allo stadio, la festa di colori, le coreografie ed i cori incessanti più o meno "garbati", rappresentavano il bello dell' evento.
Anche perché spesso e volentieri il riscontro del campo è risultato alla fine tutt'altro che spettacolare...
Non voglio entrare nel merito della decisione di parte della tifoseria perugina di disertare domenica prossima il Liberati, anche se giustificare questa drastica scelta con il fatto che la Ternana abbia mutato la sua denominazione di origine con l'aggiunta del nome Unicusano, tradendo quindi le sue origini e la sua identità, mi sembra abbastanza peregrina, visto che buona parte della curva sud dello stadio Renato Curi è occupata da un enorme striscione dello sponsor della società biancorossa...
Pesa anche il divieto di poter seguire i Grifoni a bordo delle autovetture e il contestuale obbligo per chi volesse comunque raggiungere Terni di utilizzare soltanto i pullman organizzati.
Ma queste sono le stranezze del derelitto calcio italiano, cui ormai dovremmo essere abituati...
Il derby dunque sarà quasi completamente a tinte rossoverdi e di conseguenza perderà almeno un buon 50% del suo fascino.
Quanto a quello che potrà accadere sul campo, la speranza è che finalmente la Ternana riesca a spezzare l'incubo che la perseguita ormai da più di un decennio.
Il Perugia dell'ex Roberto Breda, è inutile nasconderselo, sotto il profilo qualitativo è decisamente superiore alla squadra di Sandro Pochesci; oltretutto è reduce da una "manita" rifilata al Carpi nell'ultima di campionato che ne ha fatto risollevare almeno in parte l'entusiasmo precedentemente azzerato da una incredibile serie di risultati negativi; al punto che dopo la sconfitta di Venezia tra gli addetti ai lavori perugini già si parlava di un imminente esonero del tecnico trevigiano nonostante fosse appena giunto alla corte di Santopadre. Poi però a salvare la panca a Breda, perlomeno per il momento, sono arrivati i 5 gol alla squadra allenata da Calabro.
Della Ternana di Pochesci invece sappiamo praticamente tutto.
Le Fere sono state costruite dalla neo-proprietà in "economia" (eufemismo) e, nonostante i roboanti proclami della vigilia, si trovano in una situazione di classifica decisamente pericolosa.
La Ternana perde molto poco, ma non vince quasi mai; la squadra gioca bene, si impegna, combatte, non è seconda a nessuno, ma manca indubbiamente di quella qualità, specie in avanti, che fà la differenza.
Anche l'allenatore, al di là delle sue esternazioni pubbliche a dir poco "singolari", sta dando il massimo delle sue possibilità, riuscendo a tirare fuori tutto ciò che è possibile da un gruppo che comunque lo segue in maniera totale e incondizionata.
Che partita sarà dunque?
Troppo facile e scontato ipotizzare che, dato l'attuale momento tutt'altro che positivo delle due squadre, possa finire con uno scialbo pareggio, che però non accontenterebbe nessuna delle due contendenti.
Pertanto è certo che sia il Perugia che la Ternana dovranno puntare al risultato pieno; il Perugia per ricominciare ad alimentare i suoi sogni di gloria da troppo tempo drasticamente repressi e la Ternana per provare ad allontanarsi dalle sabbie mobili della bassa classifica, in attesa del calciomercato invernale dove sarà necessario un massiccio sforzo da parte di Unicusano per rimpolpare una rosa oggettivamente carente dal punto di vista qualitativo.
Vada come vada, un vincitore domenica ci sarà sicuramente e questo sarà il popolo rossoverde, che affollerà in massa gli spalti del proprio stadio per sostenere con il massimo calore possibile i propri ragazzi al fine di pilotarli verso quella che ormai è diventata una vera e propria impresa titanica: la vittoria nel "derby dell' Umbria".
P.s.: chiedo scusa a chi si aspettava dal sottoscritto un editoriale "incandescente", dati i miei usi e costumi... Ma con questi chiari di luna non mi è sembrato il caso...
Hai visto mai che la sobrietà porti bene...?

 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 23 novembre 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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