Editoriale all' insegna dei proverbi.

Comincio subito col rammentare che "non c'è due senza tre"!

Certo, tanto per restare in tema "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare".

Ma, all' indomani della preziosissima vittoria di Avellino in Coppa Italia, perché non sperare che la Ternana possa ripetere il tris di successi in una settimana infilato poco tempo fa con Picerno, Fermana e Paganese?

Naturalmente la prossima partita col Catanzaro si presenta, almeno sulla carta, ben più complicata di quanto non lo sia stata quella contro la Paganese; e questo per il fatto che le Fere giocheranno in trasferta su di un campo, il Ceravolo, notoriamente ostico.

Nè va sottaciuta la forza indiscussa della formazione calabrese, i cui giocatori, tra l'altro, saranno meno stanchi dei nostri (domenica scorsa hanno saltato la partita di Vibo Valentia e in Coppa hanno giocato in casa).

Ma se la Ternana vuole dare seguito concreto al suo progetto di promozione non può e non deve guardare in faccia a nessuno e puntare dritta al bersaglio grosso: la vittoria.

Anche perché la Reggina probabilmente non avrà vita facile in quel di Teramo; almeno questa è la speranza...

Poi, se gli uomini di Toscano riusciranno a vincere anche al Bonolis, tanto di cappello e arrivederci.

Ma intanto i rossoverdi devono fare bene il loro compito: e dopo si vedrà.

Compito che, peraltro, è stato svolto egregiamente ad Avellino, nonostante le "estemporanee" dichiarazioni finali di Eziolino Capuano.

Esternazioni che fanno il paio con quelle ugualmente più che discutibili rilasciate dal presidente della Viterbese, dopo la sconfitta rimediata dai gialloblù domenica scorsa al Liberati.

E allora, tanto per continuare con gli adagi popolari, mi permetto di ricordare quello che fa riferimento al famoso "bue che dice cornuto all'asino"...

Perché qui, se c'è qualcuno che si deve lamentare dei torti arbitrali, quella è solo la Ternana!

Gli "orrori" del direttore di gara della partita contro la formazione della Tuscia gridano ancora vendetta!

Basti pensare al gol del pareggio della Viterbese (peraltro nell'unico vero tiro in porta di tutta la partita), scandalosamente viziato da un clamoroso fallo di mano nell' area di rigore gialloblù meritevole del più solare dei penalty.

Quanto, invece, alla partita di Coppa al Partenio, a parte i due gol annullati ai rosso-verdi in maniera quantomeno dubbia, resta il fatto che è il direttore di gara ha ignorato un altro nettissimo fallo da rigore commesso nell'area irpina ai danni di Nesta.

Fortunatamente la brava e bella assistente Veronica Vettorel (che già avevamo avuto modo di ammirare all' opera nel confronto di Coppa contro la Fermana) ha saputo cogliere alla perfezione il fuorigioco di un giocatore irpino, facendo prontamente annullare l'eventuale rete del pareggio dei padroni di casa.

Al che il buon Eziolino ha dato fuori di brutto, parlando apertamente al termine della gara di  arbitraggio scandaloso e di "furto" rossoverde.

Ma evidentemente il vulcanico allenatore avellinese, nell' occasione più incisivo nelle dichiarazioni polemiche, che non nell'impostazione tattica della partita, finge di dimenticare l'autentica "rapina a mano armata" perpetrata poche settimane fa dall'Avellino in quel del Liberati...

Insomma, se la vogliamo ancora mettere sul piano dei proverbi, "chi di spada ferisce, di spada perisce".

E che dire del fatto che a tutt'oggi, dall'inizio del campionato, mancano all'appello almeno 7 o 8 rigori sfacciati non fischiati a favore della Ternana e che l' unico penalty concesso alle Fere risale ormai alla preistorica partita col Rende?

Al punto che sarebbe ora che la societa rossoverde cominciasse a battere i pugni sul tavolo di chi comanda, perché di torti arbitrali ne abbiamo piene le scatole! E non solo quelle...

Chiudo queste mie riflessioni con una constatazione che secondo me ha una portata ineludibile: la Ternana deve puntare a tutti i costi a vincere la Coppa Italia!

Sì, perché se la Reggina dovesse continuare a marciare come un treno come sta facendo adesso, la vittoria in coppa permetterebbe almeno ai rossoverdi di accedere direttamente alla fase finale dei play-off, saltando i fastidiosi i turni preliminari.

Questo significherebbe rifiatare dopo la fine del campionato, rifinire la preparazione in vista del rush finale ed avere la possibilità di sfruttare il fattore campo.

E sfido qualsiasi squadra (anche la stessa "superpotenza" Bari) a venire a giocare al Liberati davanti a 12.000 "fere" scatenate...

Ma intanto pensiamo al Catanzaro.

Soccorrano allora alla bisogna gli ultimi due proverbi della serie: cara Ternana, "batti il ferro finché è caldo"...perché " l' appetito vien mangiando" !

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 novembre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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