I segnali che si possono rilevare dalla sfortunata trasferta di Trapani, peccato non aver approfittato della sbandata della squadra di Cosmi dopo il secondo gol rossoverde, sono sicuramente positivi e confortanti per il futuro, ma serve una conferma per considerare una squadra quella che era un cantiere aperto con uomini, ruoli e modulo ancora da definire.

Dal Provinciale di Erice qualche certezza è venuta alla ribalta. Iniziando dal reparto avanzato dove l'accoppiata La Gumina - Avenatti sembra essere quella giusta proprio per le caratteristiche dei due e dove, invece quella formata da Falletti-La Gumina è risultata essere troppo leggera e, per di più, ingabbia il numero 10 rossoverde in un ruolo non suo in cui perde tutte le sue peculiarità. Non è riuscito mai ad inserirsi in un'azione nel primo tempo risultando, invece, nel secondo quel giocatore devastante che andiamo apprezzando da più di una stagione. E' quello il suo ruolo, quello dietro alle due punte dove può dare sfogo alla sua classe ed alla sua tecnica. E' lì dove ha dato il meglio di sé stesso e dove ha dimostrato di poter essere letale per gli avversari.

Due considerazioni anche sul tandem La Gumina - Avenatti; il primo svolge un lavoro massacrante mettendo al servizio della squadra la sua corsa, la sua combattività ma anche la sua tecnica. Un lavoro sporco il suo, nobilitato dalla splendida galoppata e dal gol del 2-1, utilissimo per la squadra e per Avenatti che può alleggerire così la marcatura dei centrali di difesa avversari mettendo la sua classe, straordinaria la sua “ pennellata “ sul gol del pari, nella fase offensiva rossoverde. Certo deve essere l'Avenatti di Trapani, voglioso, combattivo, su di morale e non quello sconsolato e quasi sconfortato che si vede in alcune circostanze. E' una stagione importante per lui, per il suo futuro e per la Ternana che senza i suoi gol può accusare difficoltà evidenti là davanti dove siamo curiosi di vedere gli effetti di un eventuale inserimento di Palombi, altro giovane interessante che non ha avuto spazio finora.

E veniamo al centrocampo dove Defendi ha fatto il suo con la consueta affidabilità e generosità, dove Bacinovic ancora stenta a trovare il ritmo giusto, ma dove Carbone ha trovato un Petriccione al quale difficilmente si può rinunciare. Centrale, mezzo destro, mezzo sinistro? Sembra, stando alla prestazione di Trapani, che possa assolvere qualsiasi ruolo. Anche quello di centrale anche se Carbone non lo vede in quel ruolo, ma al Provinciale ha giocato davvero bene, aldilà dell'assist per il gol di Avenatti, dimostrando di meritare un posto in squadra. E questa è una bella notizia per il tecnico che con il recupero di Di Noia ormai disponibile, con la disponibilità di Palumbo può dormire sonni tranquilli in quel reparto. Certo non è una squadra che ha centimetri sulle palle alte, ma può garantire qualità e quantità a centrocampo. 

E veniamo al reparto difensivo che ha ritrovato un Masi autore di una buona partita anche se ancora la sua condizione non è ottimale ed i crampi accusati in un paio di circostanze ne sono un'ampia testimonianza. Di passi in avanti, però, l'ex juventino ne ha fatti e Carbone, lodevole il suo impegno per il suo definitivo recupero, può contare anche sul suo apporto che solo qualche mese fa sembrava essere un'utopia visto l'ostracismo decretato dalla società nella stagione passata. Non convince, invece, e non ce ne voglia Carbone, l'impiego di Valjent come difensore esterno. Si nota che in quel ruolo non si trova proprio a suo agio ed il fatto che ci giochi nell' Under 21 del suo paese non dice un granchè perchè possono essere diversi gli assetti di squadra, gli equilibri e le caratteristiche degli stessi giocatori. Le sue prestazioni migliori Valjent, almeno nella Ternana, le ha fatte da centrale ed è bene, a nostro avviso, non stravolgere il pacchetto difensivo per operare una sostituzione per infortunio o per squalifica. 

L'ultima considerazione la lasciamo per il portiere. Di Gennaro, è vero, ha sbagliato a Trapani e tutti lo abbiamo sottolineato. Per onestà intellettuale, però, non dobbiamo dimenticare che ha compiuto anche un paio di miracoli soprattutto quello su Citro, presentatosi a tu per tu a non più di tre metri. E' anche vero che tra i pali è sicuramente bravo e che difetta sulle uscite, ma non si deve dimenticare che ha 23 anni, che ha grandi margini di miglioramento e che se fosse un fenomeno anche nelle uscite probabilmente non starebbe a difendere la porta della Ternana. Quindi, 

sì ad una critica costruttiva, ma non a quella distruttiva per il morale del ragazzo per il quale si sono spesi aggettivi e frasi davvero ingenerose ed oltremodo offensive al limite del linciaggio morale. Nel calcio, come nella vita saper mantenere il giusto equilibrio, sia in positivo che in negativo, è la cosa migliore.

Insomma, da Trapani sono giunti segnali positivi ma, come dicevamo sopra, sono in attesa di conferma anche perchè la squadra di Cosmi, a proposito non è il massimo dell'obiettività il suo commento sui due gol “ incomprensibili “della Ternana, ha palesato molti più problemi di quella rossoverde che avrebbe potuto allungare in classifica sui siciliani con un pizzico di cinismo e di maturità in più.

A questo proposito la partita di sabato al Liberati è proprio un bel banco di prova!

Sezione: Editoriale / Data: Mer 19 ottobre 2016 alle 08:40
Autore: Ivano Mari
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