7  partite.
1 vittoria, che tanto aveva fatto illudere, poi 6 ko consecutivi.
Questa l’avventura di Carmine Gautieri come allenatore della Ternana.
Era stato chiamato a raddrizzare una situazione difficile, una squadra che veniva da 4 sconfitte consecutive e che era con il morale a terra.
Aveva anche iniziato bene, con una vittoria in casa contro il Cittadella, risultato che faceva ben sperare, che rimetteva un po' di fiducia nei giocatori, nella società e nei tifosi.
Invece il peggio doveva ancora arrivare. La squadra non riesce ad ingranare, mostra limiti di preparazione atletica (nei nuovo) e di personalità. Sembra bloccarsi, piantarsi. 6 ko consecutivi, tra i quali quello nel derby in casa contro il Perugia.
La società aveva cercato di rivitalizzare l’ambiente non solo con l'arrivo di un allenatore nuovo ma anche con una campagna acquisti invernale piena di grandi nomi come Ledesma, Acquafresca, Sissoko, ma la musica non cambia.
Per molti motivi i nuovi al di là del curriculum non sono riusciti a dare molto. Forse ci sarebbe voluto tempo perchè i nuovi si integrassero al 100% e soprattutto perché arrivassero al 100% della condizione. Ma di tempo non ce n'era.  
Gautieri lo sapeva. E paga i risultati. I risultati di una squadra che in campo non è riuscita a mettere quello che faceva in allenamento. Che si fermava. Che non riusciva a metterci gli attributi.
Cose che Gautieri ha sempre sottolineato, ma purtroppo non ha saputo invertire la tendenza.
È comunque doveroso ringraziare Carmine Gautieri, era chiamato a provare un’impresa difficilissima. Non ha funzionato. E siamo certi che il primo ad essere incazzato è lui. Siamo sicuri che il suo impegno è stato pari al 100%, purtroppo a volte non basta.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 marzo 2017 alle 23:59
Autore: Michele Di Girolamo
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