Era una vita che il Settore Giovanile della Ternana non ci regalava una soddisfazione così straordinaria. 

L' impresa della Berretti di Ferruccio Mariani, approdata più che meritatamente alla finale nazionale del campionato di categoria dopo aver battuto in semifinale il Catania, salva, almeno in parte, una stagione rossoverde altrimenti tutta all'insegna della delusione. 

E ottimi sono stati anche i risultati di tutte le altre formazioni della "cantera" di casa nostra. 

Forse è presto per dire che il Settore Giovanile della Ternana sia tornato agli antichi splendori, ma è certo che dopo gli anni bui della gestione Longariniana e le troppe generazioni di giovani calciatori bruciate miseramente, ora si può tornare senza ombra di dubbio a parlare di un vivaio di alto livello. 

Certo, sono lontani anni luce i tempi dei Longobucco, Selvaggi, Garritano, Bagnato, La Torre fino ad arrivare ai Jimenez, Kharja, Candreva... 

Ma, intanto, già la possibilità di appiccicare al petto lo scudetto Berretti è un risultato di per se eccezionale! 

Poc'anzi parlavo del "Medioevo" del settore giovanile rossoverde. 

Come non definire tale quel triste periodo nel corso del quale, al di là di Lucioni e, in parte di Scappini, Cori, Pacilli e Piacenti, decine e decine di possibili, potenziali "promesse" vennero invece "azzerate" dall'incompetenza di chi allora deteneva le redini della società rossoverde ? 

E comunque lo stesso Fabio Lucioni, oggi bandiera del Lecce di Fabio Liverani, appena approdato in serie A, venne allontanato di malo modo perché ritenuto "non all'altezza" di quella "straordinaria" Ternana... 

Che poi si sa come venne sbattuta in C 2 dal Foligno in quell' indimenticabile, tragicomico play-out... 

E sì che di validissimi tecnici ce n'erano anche a quel tempo, veri e propri "maestri" prima di vita e poi di calcio  (Piero Favoriti e Danilo Lucianetti su tutti). 

Steso il più classico dei veli pietosi su quel triste periodo, ora non resta da fare che i complimenti alla società di Via della Bardesca, che, se non altro, è riuscita ad allestire un settore giovanile all'altezza della tradizione, con tecnici di provata capacità ed esperienza e giovanotti molti dei quali più che promettenti . 

E si sa bene che il calcio non può prescindere dai vivai, autentica "linfa essenziale" del movimento. 

Anzi, se in Italia le cose sono andate come sono andate, il motivo è proprio quello di aver trascurato in maniera disarmante i settori giovanili e soprattutto i talenti locali, privilegiando magari giocatori di altre nazionalità che avevano ed hanno il solo pregio di costare poco. 

Sia come sia, domani i "bardascetti" di Mariani si giocheranno il prestigioso titolo di categoria andando a sfidare sul terreno di Novarello la Virtus Entella. 

Fatti i dovuti "complimenti" a chi si è inventato l'orario delle 10:30 del mattino per la disputa di questa finale (orario in linea con la gestione cervellotica del calcio italiano), non ci resta che appiccicarci su Rai Sport (quei pochi che se lo potranno permettere) per cercare di sostenere da lontano i nostri ragazzini, nella speranza che ci regalino questa enorme soddisfazione. 

In ogni caso, vada come vada, sarà un un successo! 

Perché, aldilà del risultato finale, l'augurio e la speranza è che molte di queste giovani "Fere" riescano ad entrare in pianta stabile nella rosa della prima squadra. 

E, sotto questo profilo (e senza fare i nomi, perché non mi sembra assolutamente il caso), nella squadra di Ferruccio Mariani ce ne sono diversi di ragazzini che potrebbero tranquillamente aspirare al grande salto. 

Al quale Mister Mariani devono andare, comunque e in ogni caso, i ringraziamenti di tutto il popolo rossoverde per l'ottimo lavoro svolto, per la professionalità da sempre dimostrata e per il merito di aver saputo costruire un gruppo vincente sotto tutti i punti di vista. 

E, a questo punto, forse sarà pure il caso di chiedergli scusa per la valanga di improperi che un pò tutti gli abbiamo rivolto nel momento in cui, invero assai improvvidamente, venne chiamato a succedere al "Vate della Conca"... 

Come amava dire il compianto Enzo Tortora... "ça va sans dire": fu tutto sbagliato! E non per colpa sua! 

In bocca al lupo "bardascetti" ! 

Regalateci un sogno! 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 06 giugno 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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