L' art. 50 delle NOIF (Norme organizzative interne federali della F.I.G.C.) recita testualmente:
"Modifiche all'ordinamento dei Campionati:
1. L'ordinamento dei Campionati ed i loro collegamenti possono essere modificati con delibera del Consiglio Federale. 
2. La delibera con la quale viene modificato l'ordinamento dei Campionati entra in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione e non può subire a sua volta modifiche se non dopo che sia entrata in vigore. 
Norma Transitoria. 
Le modifiche dell’ordinamento dei campionati, nonché i criteri di promozione e retrocessione  deliberate entro il 14 agosto 2015, andranno in vigore nella stagione sportiva 2016/2017”.

Questa la lettera della norma (inderogabile) che regola con estrema chiarezza la possibilità tecnica di modificare l'ordinamento dei campionati interni professionistici.
Quindi, ammesso e non concesso che la scandalosa proposta del Brescia Calcio
(che tra l'altro ha usufruito esso stesso di un ripescaggio nel corso degli ultimi 5 anni) di bloccare i ripescaggi per la prossima stagione dovesse essere approvata dal Consiglio Federale, la modifica all'ordinamento dei campionati dovrebbe comunque scattare a partire dal prossimo torneo e cioè da quello del 2019 / 2020.
Questa è la legge. 
Ma, come ho già scritto più volte nel corso dei miei ultimi editoriali (a costo di passare per gufo o per soggetto "inaffidabile ed inversionista", come qualcuno ha già fatto notare da qualche parte, evocando a mio carico addirittura il fantasma dei f.lli Montemari...), non bisogna dimenticarsi che ci troviamo in italia, ovvero nel paese dove impera da secoli il celebre detto "fatta la legge, trovato l'inganno"...
Motivo per cui, conoscendo per esperienza diretta che aria tira nelle segrete stanze le Palazzo del Calcio, non mi meraviglierei affatto se, alla fine, dietro pressioni di gruppi di potere "non meglio identificati", si trovasse l'escamotage per salvare capra e cavoli.
Ovvero il sistema di far fuori magari quelle società che recano discredito al "buon nome" (quale?) del calcio italiano (Cesena, Bari), senza sovraffollare ulteriormente un campionato già di per sè piuttosto tortuoso e aleatorio.
Tanto è vero che la scellerata proposta del Brescia è stata approvata all'unanimità da tutte le altre società di serie B.
Benissimo ha fatto a questo punto il Presidente Stefano Ranucci ad alzare immediatamente la voce al fine di mettere un freno all'autentico "golpe" inscenato dall' Assemblea di Lega di serie B.
E, nel momento in cui un simile scempio calcistico e regolamentare dovesse essere portato a compimento (ma ne dubito), bene farà la Ternana a mettere in moto tutti gli opportuni strumenti giudiziari, anche davanti alla magistratura ordinaria e amministrativa, al fine di tutelare fino in fondo i propri legittimi interessi.
In ogni caso questa estate, che già si presentava travagliata a causa della retrocessione in Serie C delle Fere dopo 6 anni di militanza nella cadetteria, per poi diventare speranzosamente isterica a causa della sarabanda di notizie e contro-notizie in merito al ripescaggio della Ternana, rischia ora di infarcirsi di ulteriore rabbia e delusione.
Senza tener conto che molti dei giocatori contattati dalla Ternana e ormai prossimi alla firma sul contratto, potrebbero, nel caso, ripensarci, preferendo destinazioni sicuramente più nobili di quanto non lo sia una compagine sia pur autorevole, ma militante nella mediocre Serie C.
Nella dannata ipotesi di remissione del sogno di ripescaggio, spetterà dunque a Ranucci, Pagni e a De Canio, con l' importante contributo di Paolo Tagliavento, il gravoso compito di cercare di allestire una formazione comunque massimamente competitiva ai fini di un pronto ritorno della Ternana in serie B.
Almeno a provarci...
Intanto - è notizia fresca fresca - per un Montalto e un Carretta che hanno preferito trasferirsi in Lombardia alla Cremonese, è arrivato da Livorno Daniele Vantaggiato... E scusate se è poco!
Tornando all'argomento dell'editoriale, in ogni caso nulla è ancora perduto.
Fino a quando il "delitto perfetto" non sarà consumato, sarà indispensabile tenere duro e mettere in moto tutti gli accorgimenti necessari per far sì che venga rispettato il sacrosanto diritto della Ternana ad essere ripescata in serie B nel caso del più che verosimile naufragio del Cesena.
Se poi il misfatto sarà compiuto, sarà compito dell'ottimo staff di legali a disposizione della società rossoverde di adottare tutte le contromisure messe a disposizione sia dal diritto sportivo, che da quello civile e amministrativo, fino all'ultimo grado di giudizio, al fine di tutelare nel migliore dei modi gli interessi della Ternana Calcio 1925.
E questo anche a costo di paralizzare l'intero calcio nazionale!
Perché  in un mondo dove ancora regnano sovrane le peggiori deformazioni e derive, anche di rilevanza penalistica (vedi Foggia) e dove è permesso ad una società professionistica di evadere impunemente il fisco per la bellezza di 72 milioni di euro (Cesena), senza tener conto di quello che è accaduto a Bari, una società al contrario seria e puntuale in tutti i suoi adempimenti tributari, amministrativi e retributivi (lasciando perdere, per ovvie ragioni, il deludente aspetto sportivo della faccenda...), ha l' indiscutibile diritto di essere rispettata e tutelata.
Ma qualcosa (o qualcuno ...) mi dice che il commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini - uomo retto e di provate capacità ed esperienza - ben difficilmente si farà schiacciare le noci sulla capoccia ... 
Arguto modo di dire che sta a significare che la paventata manovra del Brescia e company molto verosimilmente non andrà a buon fine...
E allora torneremo tutti allegramente a sollazzarci con il solito ritornello "ripescaggio si - ripescaggio no".
In attesa che tutto si compia...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 luglio 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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