C'avevamo fatto la bocca...e invece...

L' uscita avventata di Di Gennaro e, soprattutto, il pacco dono pre-natalizio che l' ennesimo modesto direttore di gara sulla strada della Ternana ha voluto anticipare al Trapani, sono costati alle Fere due punti sacrosanti e stra-meritati.

Naturalmente si sono subito scatenate le solite accese discussioni tra i residui tifosi rossoverdi.

A proposito: non suoni provocatorio od oltraggioso l' aggettivo "residui" applicato al sostantivo"tifosi".

In realtà, penso che nessun soggetto dotato di buon senso possa smentire che lo zoccolo duro della tifoseria si sia ormai ridotto a non più di 3.000 unità compresi gli abbonati, molti dei quali peraltro non sempre presenti sugli spalti del Liberati.

Merita comunque qualche riflessione l' ennesima diatriba scatenatasi tra gli "aficionandos" rossoverdi, quella relativa stavolta alla contrapposizione tra "ottimisti ad oltranza" e  "gufi" che invece godrebbero delle disgrazie della Ternana.

Io, intanto, partirei dal presupposto che tutti noi, addetti ai lavori e tifosi, amiamo appassionatamente la Ternana come si fa con un' amante, bella, si, ma anche un po' "mignotta"... e che tutti vorremmo vedere le Fere in ben altre posizioni di classifica.

Punto secondo, non credo che ci sia stato qualcuno che al gol del pareggio del Trapani, giunto al 92', abbia goduto...se non al di la della galleria di Colle Capretto sull' E 45  (confine storico tra Conca e resto dell' Umbria)

"Tertium", l' essere eccessivamente ottimisti spesso è deleterio quanto il vedere tutte le cose in nero.

Allora la verità, come sempre, sta nel mezzo.

Questa Ternana probabilmente ha  le carte in regola solo per giocarsi la salvezza diretta fino all' ultima giornata (non di più però...caro Benny!) con almeno altre 7 o 8 formazioni, forse una decina nella migliore delle ipotesi.

Non è uno squadrone come il "Real Perugia" (a proposito: lassù già si parla di Champions...), ma non è neppure tanto scarsa come qualcuno vuol far credere.

Potrebbe (e sottolineo POTREBBE) essere una squadretta più che discreta, con il suo bel mix tra giocatori esperti e giovanotti di belle speranze, solo se chi la guida se la smettesse una buona volta di fare gli esperimenti partita dopo partita.

Con il Trapani, per esempio, il "General Manager" si è permesso il lusso di buttare via un tempo intero (il primo) proponendo una formazione ed uno schieramento tattico che già a Vercelli aveva fatto acqua da tutte le parti.

Capisco perfettamente che sia giusto portare avanti il proprio credo calcistico e le proprie idee, ma questo però fino a prova contraria; dopo di che, insistendo pertinacemente su scelte dimostratesi controproducenti, si rischia di perdere di credibilità e di andare incontro al solito giornalista che ti sbatte in faccia le statistiche (manco sue), invece di dirti ruffianamente quanto sei bravo...

E allora, soccorra alla bisogna l' ennesimo detto dei nostri Padri Latini:

"errare humanum est, perseverare autem diabolicum" !

Il cui senso, tradotto in parole povere, significa: "hai sbagliato una volta, anzi due, forse tre...Ora basta! Fai giocare sempre la squadra del secondo tempo di Trapani. E non cambiare schema, perchè è il migliore per le caratteristiche  e le qualità dei giocatori che hai a disposizione".

Perchè, non ottemperando a questo cordiale invito, se poi ci scappa qualche critica non è il caso di prendersela con gli altri; specie con i giornalisti che fanno onestamente il loro lavoro o con i tifosi che nei loro forum o gruppi se la prendono con te...

Insomma, un pizzico di umiltà in più non guasterebbe.

E' giusto che un allenatore elogi e difenda sempre e comunque i propri ragazzi e che arrivi a parlare di "prestazione super" anche dopo un "incazzoso" pareggio come quello in terra sicula; ma è anche giusto che impari a far tesoro degli errori fatti e, possibilmente, a non commetterli più.

Capitolo Di Gennaro: troppe critiche esasperate; ma è anche vero che il giovanotto, se convince tra i pali, lascia invece alquanto perplessi in uscita.

Forse è il caso che l' esperto preparatore dei portieri della Ternana Marco Bonaiuti ci lavori un po', perchè, essendo il buon Raffaele ancora giovanissimo (1993), ha tutto il tempo per migliorarsi.

Intanto però, in attesa che Di Gennaro elimini questa sua lacuna, perchè non dare spazio ad un estremo difensore esperto come Simone Aresti...?

"Dulcis in fundo": capitolo Felipe Avenatti.

Bravo!

Finalmente una prova di qualità e di forza!

E allora (tanto siamo in vena di citazioni...), "diamo a Cesare quel che è di Cesare"!

Se Carbone sta riuscendo, come sembra, nell' opera di ricostruzione dell' "uruguagio triste", bisogna giustamente riconoscergliene il grande merito.

E chissà che non sia proprio Avenatti quella punta della quale ha tanto bisogno la Ternana...

La riprova sabato contro il Cesena.

Ma per carità, Benny: stessa squadra, stesso modulo...Please!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 ottobre 2016 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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