La partita con il Catania non ci fa tornare alla vittoria e la classifica rimane sempre la stessa. Quarti in in coabitazione ora con il Potenza (battuto all’andata e al ritorno) sempre alla stessa distanza da Bari e anzi recuperando un punto al Monopoli. La Reggina vola a più 14, ma purtroppo non è più un problema della Ternana.

Una vittoria avrebbe permesso ai rossoverdi di puntare al secondo posto con maggior ferocia (visto lo scontro diretto alle porte con il Bari) e di agganciare almeno il Monopoli in classifica. Ma per il momento - pare - bisogna accontentarsi.

Il momento di difficoltà non è finito. La Ternana continua a non segnare. È questo il problema maggiore della squadra. Stavolta di gol non ne ha presi perché il rigore (inventato) Iannarilli l’ha parato, altrimenti forse staremo parlando di un’altra disfatta.

Va detto che la Ternana non ha mai sofferto, rigore a parte. Iannarilli non è mai stato protagonista. A dire il vero neanche Furlan, il portiee avversario. Insomma: è vero che la Ternana ha giocato principalmente nella metà campo avversaria, ma poi questo tipo di approccio non ha generato tiri pericolosi.

Gallo ha anche provato a cambiare mezza sqaudra a 25 minuti dalla fine, ma il risultato non è cambiato. Non si riesce più a saltare l’uomo, non si crea più la superiorità numerica, non si riescono a fare giocate per trovare l’occasione pericolosa.

Questo è un gran bel problema, sul quale Gallo sta lavorando. Lo ha ddetto in conferenza e non abbiamo dubbi. Il problema è che se un pacchetto offensivo composto da Ferrante, Vantaggiato, Furlan, Marilungo, Torromino e Partipilo abbia un problema di digiuno così lungo lascia degli interrogativi pesanti sul cammino. Finora abbiamo sempre ritenuto che gli attaccanti rossoverdi, pur non avendo mai fatto una stagione da superbomber (Vantaggiato a parte) componevano un pacchetto offensivo di livello. Il rendimento però non sta convincendo affatto.

E se da un lato la difesa ha limitato al massimo le amnesie, l’attacco latita. È un problema di coperta? Non ci pare sinceramente. Poteva esserlo a Monopoli, forse a Reggio. Non nelle ultime due uscite, dove comunque la Ternana ha avuto un atteggiamento sicuramente offensivo.

La soluzione, naturalmente, non l’abbiamo. Ma non è un problema di interpreti (visto che ruotano tutti), non è un problema di atteggiamento cambiato, non di sistema di gioco (è successo con entrambi). La soluzione dell’involuzione offensiva porterà la Ternana a nuove consapevolezze. Perché nel frattempo la squadra ha imparato a soffrire.

Solo che ora vive nella “paura” di non saper più segnare.

Necessario trovare delle soluzioni. Fossero anche quei famosi calci piazzati in cui la Ternana non ha avuto mai fortuna. E pensare che il 2020 era iniziato con due gol consecutivi di Partipilo e Vantaggiato (due attaccanti) e il primo gol su punizione diretta (Mammarella). Poi tutto è girato.

Forma, lucidità e cinismo cercasi. Per fare gol. Per i playoff.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 17:11
Autore: Ternananews Redazione
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