La seconda peggior difesa contro il peggior attacco del campionato di Serie B. Ecco in sintesi Ternana-Spezia che si gioca oggi al Liberati. La prima di due gare casalinghe (la seconda contro l’Ascoli sabato prossimo) per arrivare al fatidico “giro” delle prime dieci giornate, lasso di tempo pacificamente considerato da tutti come quello buono per cominciare ad avere un’idea del campionato e delle compagini che vi fanno parte. 

 

Un campionato mai così equilibrato come quest’anno non lo si vedeva da anni. Una riprova, l’ennesima, il successo del Foggia di Stroppa contro un Perugia adesso ufficialmente in crisi nell’anticipo del venerdì. Significa che una volta di più nel campionato cadetto, certezze e punti fermi sono difficilissimi da trovare. Motivo in più per accogliere positivamente il punto di Cremona (al netto del naturale rammarico per la rimonta subita e la vittoria sfumata) è la sensazione che Pochesci abbia finalmente trovato nel 4-3-1-2 la famosa “quadra” e ancor più la sensazione che cominci ad affermarsi una sorta di undici titolare. 

 

Purtroppo, la partita contro lo Spezia dell’ex Fabio Gallo (che a Terni da giocatore non ha lasciato troppi rimpianti), la squadra rossoverde la gioca in emergenza, soprattutto nel reparto arretrato. Reggere l’urto fatto soprattutto della voglia di rivalsa da parte dei liguri, che oltre a segnare (appena 4 gol fin qui in 8 partite) hanno problemi proprio nel tirare in porta, significherebbe acquisire ancora più consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, specialmente per quanto riguarda la tenuta difensiva.

 

Molto si è detto e anche ironizzato su una squadra ancora bollata in certi ambienti come “inadeguata” per la categoria. Le qualità mostrate dai vari Albadoro, Carretta e Tremolada (egoismi compresi) allo Zini di Cremona ricordano le giocate spumeggianti dei Finotto e dei Tiscione nelle prime tre partite che avevano entusiasmato. La Ternana ha quindi bisogno della vittoria per risalire certo la classifica, ma soprattutto per non mandare disperso quell’entusiasmo così faticosamente riconquistato e dimostrato dalla passione tornata sotto forma di presenze al Liberati. 

 

Proprio il Liberati (dove la Ternana subisce molto meno che in trasferta) deve diventare l’architrave del girone d’andata della Ternana. Conquistare i punti necessari a non arrivare in affanno a gennaio, costituisce al momento l’obiettivo numero uno della squadra, in attesa e nella speranza che a gennaio la società decida di intervenire in ogni caso sul mercato per aggiungere ancora maggiore qualità (che non guasta mai) ed esperienza alla rosa.

 

Statisticamente, è difficile vincere due partite di fila in casa, si sa. Ma la Ternana ha l’obbligo di provarci fino in fondo. Con la classifica ancora corta, e probabilmente sarà così ancora a lungo, il doppio bottino pieno vorrebbe dire un balzo in avanti significativo. E a quel punto l’entusiasmo e lo spirito di gruppo ritrovato potrebbero davvero colmare le lacune della squadra, se non tutte in gran parte. Perchè è storia che non sempre investimenti ingenti portano risultati certi (lo Spezia degli ultimi anni insegna, a proposito) e non è detto che squadre costruite in modo oculato non possano sorprendere in positivo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 ottobre 2017 alle 00:01
Autore: Lorenzo Pulcioni
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