Vabbè... 
Non fa niente se qualcuno magari mi accuserà di fare esercizio di ipocrita demagogia...
Io, a soli 2 giorni dall'esordio delle Fere in campionato, mi sento solo di invitare tutti a sposare il titolo di questo editoriale!
Il fatto è che in questa ennesima, turbolenta estate se c'è una cosa da rimarcare in modo particolarmente negativo è proprio l' accesa conflittualità che è esplosa tra i tifosi della Ternana.
Complici l' estemporanea presentazione della nuova società, con il famoso elicottero che tanto ha colpito l'immaginazione popolare e, soprattutto, il roboante ed ambiziosissimo progetto di quasi immediata promozione in serie A, sparato "coram populo" dal patron Bandecchi e dall' presidente Ranucci, si era venuto a creare inizialmente un entusiasmo incredibile, sfociato quasi in un inno alla "liberazione" dopo i 14 anni del dominio Longariniano.
Senonché, le successive prime mosse di Unicusano ed in particolare il pressoché totale trapasso dello staff tecnico e del patrimonio giocatori dal Fondi alla Ternana, seguito da iniziative di mercato non compatibili con i propositi annunciati, hanno contribuito a creare le prime forti spaccature tra la tifoseria Ternana.
E, come accade sempre in questi casi, è iniziata subito la caccia agli "untori", ai disfattisti, ai gufi, ai provocatori e via discorrendo, da parte di chi riteneva di possedere tutte le virtù teologali del perfetto tifoso rossoverde.
Fortunatamente, non si è passati ai fatti concreti e alle esecuzioni sommarie, ma le discussioni sui vari forum e sui vari gruppi di tifosi hanno toccato vertici di isteria collettiva veramente ragguardevoli.
Nel frattempo, ha pensato bene di metterci un carico anche il vulcanico neo-allenatore della Ternana Sandro Pochesci, già protagonista di alcune curiose dichiarazioni che hanno fatto il giro d' Italia, ponendolo al centro dell'attenzione; e non certo nel modo che noi ternani avremmo preferito...
E poi c'è stata la famosa conferenza stampa subito dopo l'ultima partita amichevole con il Partizani Tirana, nel corso della quale Pochesci, sicuramente per difendere il proprio lavoro e soprattutto i propri giocatori (cosa questa lodevole), ha pensato bene di sparare ad altezza d' uomo tutto il proprio "pittoresco" malumore nei confronti dei cosiddetti "sapientoni", siano essi tifosi, siano soprattutto giornalisti.
E per l'ennesima volta le sue focose battute (tra cui l' ormai memorabile "io sto a casa mia e urlo quanto mi pare") hanno inondato tutti i media nazionali e locali (specie quelli perugini...); ma - lo voglio ribadire - non certo nel modo che noi tifosi ternani e operatori dell'informazione avremmo gradito...
Nel frattempo, la squadra, costruita come detto soprattutto sull' intelaiatura del Fondi ed integrata con qualche arrivo non di primissimo livello, dopo le prime perplessità ha cominciato a far vedere qualcosina di positivo; troppo poco, però, secondo i c.d. "sapientoni", "presuntuosamente" ben consapevoli che in serie B  per raggiungere almeno una tranquilla salvezza ci vuole ben altro...
E giù ulteriori polemiche tra presunti "filo-unicusani" e ipotetici "anti-unicusani" !
Della serie..."qui a Terni non ci facciamo mancare mai niente" !
Fortunatamente la società ha poi pensato bene di cominciare a integrare la rosa giocatori con un paio di elementi di categoria; ma è inutile dire che le polemiche continuano a divampare.
Ma adesso, basta per favore!
È ora di farla finita!
E non importa che lo dica uno che da qualche parte viene addirittura additato come uno dei più attivi fomentatori di polemiche...
Anzi: a maggior ragione!
Basta, perché sabato sera contro l'Empoli scenderanno in campo 11 ragazzi con la maglietta rossoverde a difendere il glorioso nome delle Ternana!
Basta, perché sono convinto che tutti, chi da una parte, chi dall'altra, tifiamo in ogni caso con tutto il cuore per le Fere e che siamo tutti straordinariamente innamorati di questi colori!
Basta, perché questi ragazzi hanno comunque dimostrato di volerci soffiare dentro rabbiosamente, avendo assorbito, immagino, l'indole battagliera del loro condottiero e, quindi, non lasceranno nulla di intentato per dare il massimo e per ottenere contro la pericolosissima formazione empolese il miglior risultato possibile!
Basta, perché stiamo parlando di calcio, che è sì una manifestazione significativa dell'umano vivere, ma non è certamente una ragione di vita determinante!
Perchè il calcio è solo divertimento, è passione, è trasporto, è gioia e incazzatura, è sorrisi e lacrime, ma non può diventare motivo di dissidio, di astio e di lite tra persone legate dalla stessa fede calcistica!
Quindi, che le diatribe cessino e che tutti sabato sera vadano allo stadio Liberati a tifare la NOSTRA Ternana!
E che il calore dei tifosi sia trasfuso nelle teste e nelle gambe dei nostri ragazzi, di modo che possa aiutarli a moltiplicare le loro forze!
Lo so...
Sono consapevole che questo forse è solo un "pistolotto" annacquato e scontato...
Ma sinceramente in questo momento la mia testa è già dentro lo stadio e l'emozione e l'attesa si fanno vieppiù intense col passare delle ore.
Quindi, credo fermamente in quello che ho scritto sopra e, pertanto, vi invito caldamente a convogliare tutta la vostra passione rossoverde sulle vostre corde vocali, affinché sgorghi dalla bocca un solo incessante grido:
FORZA FERE !

Non posso non concludere questo editoriale senza accennare brevemente, come avevo preannunciato, alla querelle intercorsa negli ultimi giorni tra il sottoscritto e l'ex presidente Simone Longarini.
Alle frecciatine che Longarini aveva scoccato contro il sottoscritto all'interno di questa stessa testata telematica, ho replicato a modo mio con un post nel gruppo facebookiano di tifosi del quale sono moderatore ("Quelli che c' erano a Cesena...11/06/1989).
Dopodiché la questione si è trasferita nel privato, per poi sfociare alla fine, in una lunghissima conversazione telefonica nel corso della quale questo modesto "giornalaio" e l'ex presidente della Ternana Calcio hanno avuto modo di chiarirsi, di giustificarsi e anche di conoscersi.
Ho accolto serenamente le spiegazioni fornitemi da Simone Longarini, sia sulle cose passate, ma anche in ordine al trapasso societario nelle mani di Unicusano (da lui definito l'unico gruppo presentatosi con credenziali veramente serie ed affidabili, anche in considerazione del suo notevole spessore imprenditoriale); e lui ha ugualmente accettato le mie considerazioni, come si conviene tra persone educate ed intelligenti.
"Orbene", al di là di qualche inevitabile differenza di vedute, alla fine su una cosa abbiamo entrambe concordato: se questa sua attuale apertura all'opinione pubblica ternana si fosse verificata prima, probabilmente le cose sarebbero potute andare in una maniera diversa...
In ogni caso, la partita tra "FINANCO" e "ORBENE" è finita in un salomonico pareggio !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 agosto 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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