Il derby, la partita dell'anno, quella che tutti i tifosi aspettano è ormai alle porte.

E' la 45^ volta che Ternana e Perugia si affrontano al Liberati e, prima ancora, al vecchio Viale Brin, ed è sempre come la prima volta. La stessa attesa, la stessa ansia pre partita, lo stesso impegno nell'allestire le coreografie, la stessa voglia di prevalere sui corregionali.

Si, è vero ci sono motivi anche extracalcistici che spingono i ternani a considerare questa partita non solo e soltanto come una partita di calcio da vincere, ma probabilmente anche uno spirito di rivalsa per i torti subìti per tante decisioni imposte che hanno penalizzato la città ed il suo comprensorio.

A noi, però, oggi interessa analizzare il derby, quel derby calcistico che è diventato una maledizione visto che la Ternana non riesce più a vincerlo dalla stagione 2006-2007 quando ci pensò Zamperini a mettere a tacere le ambizioni dei grifoni.

Sarà questo, il 45 esimo, quello giusto per tornare a gioire, a festeggiare? Ce lo auguriamo vivamente per una serie di motivi che cercheremo di seguito di analizzare.

Il primo motivo è per la classifica perchè ora come ora è troppo rischiosa anche se alla squadra mancano almeno 4 punti per quello che si è visto nelle 15 giornate di campionato che si sono disputate.

Certo, non basta essere belli, giocar bene e ricevere apprezzamenti che poi sanno come di presa in giro, ma a questo punto del campionato, quando un terzo dello stesso se ne è già andato, servono i punti.

Il secondo motivo perchè rappresenterebbe il giusto propellente per trasformare la squadra, per convincerla dei propri mezzi, per farle capire che non esistono i “ mostri “ e che tutto possibile è in un campionato come quello di B di quest'anno. “ E' il momento giusto - ha detto Tremolada a Foggia, a fine partita, a MEP RADIO - per spiccare il volo, per un futuro più tranquillo, meno denso di preoccupazioni. Altrimenti....“. E' vero, è un crocevia importante quello di domenica in cui la squadra deve dimostrare di essere finalmente matura per un campionato di B e dimostrare di essere all'altezza delle più titolate avversarie. Via, quindi a timori reverenziali, via a soggezione verso squadre allestite con centinaia di migliaia di euro e che la Ternana ha fatto soffrire prima di arrendersi o di conseguire parzialmente un risultato positivo.

Vincere, poi, significherebbe innescare entusiasmo nella tifoseria, parte di essa a lungo lontana con la mente e con lo spirito dalle vicende della squadra, un maggior coinvolgimento nel seguirne le vicende.

Insomma, non riuscire a compiere l'impresa significherebbe complicarsi maledettamente la vita, anche se non definitivamente, significherebbe perdere, almeno in parte, quei consensi che oggi tecnico, giocatori e società hanno faticosamente costruito e facilitare una divisione che non farebbe altro che rendere l'impresa a cui deve tendere la Ternana quest'anno, ovvero la salvezza, più complicata.

Deve vincere, infine, per dare corpo ai progetti della società rossoverde che ha in cantiere tante iniziative, alcune delle quali molto interessanti ma giustamente mai pubblicizate, per restare attaccati in classifica ad altre squadre in lotta per non retrocedere in modo che a gennaio si possa investire, ora che la Ternana è interamente in mano alla Unicusano, per apportare qualità ad una rosa che ne ha assolutamente bisogno.

Ed anche in questo un derby vinto potrebbe avere la sua parte importante!

Ed allora tutti uniti con un unico scopo, quello di sostenere ed incoraggiare la squadra che dovrà dare il massimo di sé stessa per conseguire una vittoria fondamentale per il proprio futuro.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 novembre 2017 alle 08:54
Autore: Ivano Mari
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