E se la "tragedia greca" che sta sconvolgendo il calcio ternano all' indomani del comunicato - bomba di Simone Longarini non fosse altro, invece, che una "commedia" (ci si augura) a lieto fine...?
Il sospetto che, sotto l'apparente (ancorché conclamato e ribadito) disimpegno della famiglia Longarini dalla gestione della Ternana Calcio, ci sia al contrario una manovra ben studiata, diretta non soltanto a cedere finalmente la società, ma anche (punta di malizia) a "terremotare" un ambiente da sempre avverso alla gestione romano - marchigiana, sta prendendo sempre più piede; e molteplici sono i segnali che condurrebbero verso questa ipotesi.
Innanzitutto appare tecnicamente improbabile che Longarini possa liberarsi tanto facilmente delle famose "quote sequestrate ".
A proposito: sequestro giudiziario? Sequestro conservativo? Ed eventualmente quale dei due sequestri da tempo esistenti è ancora in piedi? E quella procedura fallimentare che si dice duri addirittura da 24 anni...? Nulla ci è dato da sapere in proposito.
Certo è che, con i tempi pletorici della giustizia italiana, non è che la cosa si possa risolvere in quattro e quattr'otto. Tutt'altro! E in ogni caso ci vuole la decisione di un giudice.
Secondariamente, il generoso intervento nella "telenovela" di una certa parte della politica ternana molto vicina a Simone Longarini (diciamo così...), lascerebbe supporre che, proprio in virtù di detto "disinteressato" intervento "ad adiuvandum", potrebbe profilarsi all'orizzonte un clamoroso dietrofront del Presidente Simone Longarini; anche se, in tal caso, tutto farebbe presumere un successivo, verosimile trapasso del massimo ruolo dirigenziale nelle mani di altro soggetto della medesima famiglia e/o proprietà.
A meno che, in questo breve lasso di tempo che ci separa dal 30 di giugno, non si presenti il famoso compratore (ultimo in ordine di tempo il presidente della Samp Ferrero, il cui interessamento è dato per certo anche dall' ANSA, ma sul quale credo assai poco).
Per maggior dovizia d' informazione, mi risulta che allo stato attuale ci siano almeno tre trattative "serie" in corso, due delle quali verificate personalmente dal sottoscritto; più, soprattutto, il solito pressing sul presidente della Viterbese Camilli, portato avanti da soggetti legati da vincoli di amicizia a Simone Longarini (un incontro c'è stato anche di recente)...
Preciso che non si tratta solo di rumors, di semplici illazioni, di supposizioni o "fuffa" varia; in realtà tali informazioni poggiano su prove alimentate da indizi "gravi precisi e concordanti" che, certamente, non possono non essere presi nella dovuta considerazione.
Detto questo, rimango convinto che la squadra sarà regolarmente iscritta al campionato e che, naturalmente, sarà coperta la necessaria fideiussione entro il 15 di giugno.
Che poi sia la famiglia Longarini, suo malgrado, a continuare l'avventura in rossoverde o, come peraltro auspicato dallo stesso Presidente, appaia miracolosamente un interlocutore che riesca a subentrare nella gestione della Ternana Calcio, questo è un altro discorso.
Ma l'impressione di essere alla vigilia di un ennesimo colpo di scena è confermata anche da fonti giornalistiche nazionali solitamente affidabili.
Del resto, sarebbe semplicemente pazzesco il ripetersi dell' "exploit" già messo in atto dalla famiglia Longarini nel 2011, quando si decretò la fine dell'Ancona Calcio previa mancata iscrizione al campionato.
In quel caso però c'erano problemi di portata enorme e, soprattutto, questioni recanti al seguito cifre di diversi zeri, mentre nel nostro caso si controverte della "bazzecola" ( per la proprietà ovviamente) di 6 milioni di euro.
Certo, far credere agli interessati che la cessione delle quote avviene praticamente a costo zero, per poi sparare serenamente in faccia una cifra di tal portata (sufficiente per acquistare addirittura una società di piccolo cabotaggio in serie A), fa apparire la posizione di presunto disimpegno assunta dalla Presidenza della Ternana Calcio quantomeno incomprensibile e, traslando questa immagine dal gioco delle carte, assomiglia parecchio alla famosa mossa tesa a "cacciare via" dalla partita l'interlocutore...
Solo l' l'immediato futuro, quindi, ci potrà far capire se la clamorosa iniziativa di Simone Longarini poggi su basi concrete e definitive o, al contrario, rappresenti una manovra  intrapresa con chissà quale fine recondito.
Ma mica tanto poi...
Tratteggiati dunque a modo mio gli scenari attuali, ora non resta altro da fare che aspettare.
Anche se i tempi stanno diventando sempre più ristretti.
Sarà dunque un grande "bluff" (a più o meno lieto fine) o sarà decretata la morte del calcio ternano?
Sinceramente non credo neanche un pò  che questa seconda nefasta ipotesi possa verificarsi.
Tanto è vero che mi risulta che l'ottimo direttore sportivo Danilo Pagni si stia già  guardando intorno...
Ai posteri...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 giugno 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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