Mi permetterete di entrare subito nel vivo del discorso, evitando di spendere elogi sperticati ai nostri dopo la determinante vittoria ottenuta in quel di Vicenza.
In effetti, al di là della splendida prestazione dei rossoverdi, non è stata vinta che la prima delle tre finali che ci si augura portino le nostre amate Fere alla salvezza; per cui, testa bassa e pedalare!
Vengo dunque all'argomento pregnante di questo editoriale: la partita con la Spal di sabato prossimo.
Ho letto da più parti che il fatto che gli emiliani non siano riusciti a staccare il biglietto per la serie A domenica scorsa contro la Pro Vercelli complichi non poco le cose per la Ternana.
Personalmente, invece, vado controcorrente e vi spiego il perché.
Innanzitutto la Spal vista all'opera contro la Pro non mi è sembrata eccezionale.
Vero è che avrebbe meritato comunque la vittoria, ma è ugualmente vero che la squadra di Semplici è apparsa nell'occasione (come in altre in precedenza) troppo frammentaria e a tratti addirittura confusionaria.
Rimane sempre uno squadrone, per carità , ma non è tutto oro quello che riluce...
Ed anche le dichiarazioni rese alla stampa dai protagonisti al termine della partita, vedi quelle dello stesso Semplici e dell'attaccante Zigoni ("a questo punto andremo a Terni a vincere!") denotano in maniera indubbia un certo nervosismo ed un' inaspettata preoccupazione.
In pratica, potrebbe trattarsi della cosiddetta sindrome del
" braccino corto"...
E la cosa tutto sommato sarebbe pure spiegabile.
Non credo che i ferraresi siano partiti con l'idea di vincere il campionato, in quanto oltretutto neopromossi; ma, strada facendo, avendo conseguito tutta una serie di inaspettati risultati positivi, c' hanno cominciato a credere.
Donde il conseguente e sempre più crescente entusiasmo sia della squadra, che della piazza.
Ma, ora che si sta avvicinando il gran momento, la frenesia di dover centrare al più presto il "bersaglio grosso" potrebbe costituire invece un ostacolo di non poca rilevanza, con conseguente ansia da prestazione che mi auguro possa rovinosamente ritorcersi contro la formazione ferrarese.
Del resto, chi l'ha detto che venendo a Terni con la promozione in saccoccia gli spallini avrebbero spalancato la porta ai nostri?
Forse qualcuno si ricorderà che, quando il Palermo di Dybala e di Vazquez venne qualche anno fa al Liberati a promozione già acquisita, ci fece letteralmente neri...
Ora, invece, se non altro partiamo alla pari.
Tutte e due le squadre hanno la necessità di fare risultato!
Vince chi ha più freddezza e concentrazione, oltre che più voglia!
E, se permettete, la Ternana vista all' opera col Vicenza, ma in precedenza anche contro il presunto "schiacciasassi" Frosinone, non può e non deve temere nessuno!
Andiamo a giocarcela a testa alta!
I conti li faremo alla fine.
Capitolo pubblico.
Ritengo che Simone Longarini abbia fatto bene a mettere il prezzo del biglietto d' ingresso ad un euro.
La partita è troppo importante!
Non capisco quindi perché parecchia gente si sia lamentata dicendo che chi quest'anno non è mai venuto allo stadio, non ci deve venire neanche in quest'occasione.
Non credo che sia il caso di mettersi a discutere su chi è il migliore e chi è il peggiore, di chi è figlio e di chi è figliastro...
Sul presupposto che da Ferrara verranno a Terni non meno di 1.000 o 1.500 tifosi e forse più, pronti a festeggiare la promozione in serie A, evento già dolorosamente rimandato domenica scorsa, è necessario che la Ternana abbia il sostegno del maggior numero possibile di ternani.
E per una volta, almeno per una volta, mettiamo da parte le antipatie personali, le fazioni, la leadership, le questioni politiche, le spaccature tra le curve, "quillu è mungu e quillu è struppiu" e tutte queste belle faccende e proviamo a remare tutti, ma dico tutti dalla stessa parte!
Coloriamo il Liberati di rossoverde, facciamo sentire il nostro fiato sul collo degli avversari,  urliamo tutta la nostra passione, spingiamo alla vittoria i nostri ragazzi... Anche se per tre quarti di campionato ci hanno fatto incazzare anche loro...
E lei, caro Presidente Longarini, faccia in modo almeno per questa volta di essere presente allo stadio.
Vada negli spogliatoi prima della partita, inciti i suoi ragazzi, faccia sentire la sua vicinanza con i fatti, non con le sole parole o con i proclami sterili...
Dimostri a questa città che tanto ama la sua squadra che anche lei è attaccato realmente a questi colori.
E si ricordi, che se arriverà la salvezza, in fondo sarà anche un suo piccolo successo personale(avendo almeno scelto per una volta l'allenatore giusto) e quindi i ternani, in questo caso, potrebbero anche "ammortizzare" (ma non certo dimenticare) tutto quello che di "orribile" sono stati costretti a sopportare non soltanto quest'anno, ma da ben 14 anni a questa parte, con la sola eccezione del campionato vinto "casualmente" nella lontana stagione 2011/2012.
Ma sempre a condizione che certe aberrazioni "ammirate" anche quest'anno non si vengano più a ripetere...
E voi, giovanotti che avrete ancora una volta l'onore di indossare la gloriosa maglietta rossaverde, dimostratevi degni di indossare questi gloriosi colori e sparate tutto quello che avete ancora da sparare.
Siete diventati una squadra vera, da quando è arrivato Fabio Liverani  viaggiate ad una media da play-off, siete compatti, uniti, coesi; in poche parole siete un gruppo vincente!
Dimostratelo anche sabato nella partita più importante dell'anno. Almeno per il momento, visto che poi bisognerà ripetersi anche ad Ascoli!
E a lei, caro mister, vadano solo le scuse per averla accolta in maniera così superficiale ed il più caloroso ringraziamento per lo splendido lavoro che ha saputo fare, a prescindere da quello che sarà il risultato finale.
Ed ora...
DIAMOCI DENTRO ! TUTTI !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 maggio 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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