Mi sarebbe tanto piaciuto fare un editoriale in perfetto stile natalizio, all' insegna dello spirito di bontà che in questi giorni aleggia "urbi et orbi" e del "volemose bene, che poco ce costa"...
Purtroppo però tutta una serie di motivi negativi mi impediscono di perseguire questo nobile obiettivo, rendendomi più caustico di quanto non lo sia abitualmente; e chi ci rimette è il mio fegato...
E quindi cominciamo l' ennesima "filippica" della stagione.

LE CRITICHE

Chi si aspettava un tonfo così duro da digerire come quello rimediato dalle Fere contro gli uomini dell' allenatore "più simpatico"  e "meno fortunato" del mondo?
Eppure i nostri baldi eroi, dopo averci fatto illudere di essere finalmente diventati "grandi", sono tornati improvvisamente sulla terra; anzi, sotto terra e, più esattamente, in piena zona play-out.
Lungi chi scrive dall' essere caduto in contraddizione,  perchè questa amara constatazione in realtà avalla pienamente l' assioma che avevo già sviluppato nel corso del mio ultimo intervento e cioè che " solo gli idioti non cambiano idea".
In effetti, l' esegesi del dato obiettivo che emerge ineludibilmente dal confronto con il Vicenza non può che portare ad alcune amare considerazioni futuristiche, che contrastano drasticamente con l' ottimismo che era cominciato a serpeggiare dopo la mini-serie positiva inaugurata con la vittoria sulla Virtus Entella.
Una Ternana leziosa al limite della strafottenza si è fatta castigare dal solito Bisoli, il quale sembra aver fatto un patto col diavolo ogni qualvolta si trova a calpestare l' erbetta (rinzollata) del Liberati...
I rossoverdi, dopo un primo tempo da dimenticare, si devono essere illusi che l' aver pareggiato subito in apertura di ripresa fosse foriero di chissà quali favorevoli auspici e hanno cominciato a "gigioneggiare" per il campo, quasi che il gol del sorpasso fosse un evento ineluttabile che prima o poi si sarebbe concretizzato.
E invece c'è scappata la frittata, complice l' atteggiamento di sufficienza della squadra cui sopra facevo riferimento, la pessima giornata di qualche giocatore a cui, invero, non dovrebbe difettare l' esperienza e la cattiva lettura della partita da parte di Carbone,  alla quale, "ad abundantiam", fanno da corollario un paio di sostituzioni senza capo, ne coda.
Risultato?
Ternana ripiombata come un sasso in piena lotta per evitare la retrocessione, alla vigilia di due partite prima della sosta (Spal e Ascoli) che si presentato, per lo meno sulla carta, piuttosto proibitive.
E ora vedremo cosa succederà...
Certo è che i 2.726 spettatori presenti allo stadio (sempre ipotizzando che tutti gli abbonati siano intervenuti... Sulla qual cosa...), ci sono rimasti male!
E il calore che sembrava cominciare a propagarsi tra la tifoseria e gli addetti ai lavori si è prontamente raffreddato.
Un rinnovato calore, tra l' altro, che qualcuno vuol forzatamente ricondurre anche ad alcune estemporanee, ancorchè lodevoli, iniziative di "disgelo" che l' A.U./Presidente della Ternana Calcio sta portando avanti da qualche tempo a questa parte.
E' infatti recente la notizia dell' ennesimo incontro di Simone Longarini questa volta con i rappresentanti di un un gruppo "feisbucchiano" di nobilissimo lignaggio, i cui autorevoli responsabili (non è una presa in giro), sempre nel rispetto del più volte ricordato asserto "solo gli idioti non cambiano idea", dopo aver giustamente e ripetutamente criticato l' operato della società romano-marchigiana, subito dopo l' incontro con il Presidente si sono invece lasciati andare ad entusiastici e speranzosi commenti sul futuro prossimo della Ternana.
Ora, non ricordo sinceramente quale fu quel personaggio storico che, di fronte alla totale disapprovazione del popolo, cercava di "convertire" alle proprie idee poche persone per volta, con discorsi e promesse il più delle volte campate per aria, con lo scopo precipuo di confondere l' idea alla gente e di minare, tramite questi  inconsapevoli "portavoce ", la generale opinione negativa sul suo operato.
Certo è, però, che l' andazzo mi pare proprio quello... Ma spero proprio di sbagliarmi.
Attendo pertanto con impazienza la convocazione da parte di Simone Longarini di un auspicabile incontro  con tutta la stampa ternana, al fine di dare seguito anche con gli operatori dell' informazione al suo apprezzabile tentativo di recupero di un rapporto ormai deterioratosi da troppo tempo.
E questo anche per sgomberare il campo dai suggestivi sospetti esternati poco sopra.

LE SCUSE.

Espressa dunque la mia personale opinione circa l' attuale stato della "cosa rossoverde" (termine da non ritenersi offensivo, in quanto  derivante dalla locuzione "cosa pubblica"coniata da Marco Tullio  Cicerone (trad. lat. "res publica") per designare l' insieme dei possedimenti, dei diritti e degli interessi del popolo e  dello stato romano; donde l' attuale sostantivo "repubblica"), devo ora doverosamente rimediare ad un grossolano errore nel quale sono incappato in maniera avventata nel corso del programma di Umbria TV "Studio 90", al quale partecipo domenicalmente insieme all' amico Andrea Orlandi in qualità di opinionista "targato Ternana".
Orbene, nel corso della trasmissione andata in onda domenica scorsa (18.12 u.s.), mi sono lasciato incautamente andare a parole di fuoco contro la Ternana Calcio, rea, a mio parere (e non solo), di aver discriminato i giornalisti ternani in merito al mancato recapito a taluni di essi (sottoscritto compreso) dell' omaggio natalizio, accompagnato dagli auguri di Buone Feste da parte della società rossoverde.
Non nascondo di aver "giocato"  in maniera pesante su questa presunta mancanza di rispetto, accusando la Ternana Calcio di trattamento discriminatorio nei confronti di quei giornalisti che, magari, non hanno mai esitato a mettersi in contrasto con la dirigenza in merito alla gestione della società.
Ebbene, nel corso di un successivo colloquio chiarificatore intervenuto con l' amico Lorenzo Modestino, valente Addetto Stampa della società, ho appreso che il ritardo nella consegna del "cadeau" era dipeso solamente da problematiche di natura temporale ed organizzativa.
Per cui, mio malgrado, "abbasso le corna", come è giusto ed onorevole, e chiedo scusa alla Ternana Calcio per le mie malaccorte dichiarazioni.

...E BUON NATALE !

Ciò dignitosamente precisato,  non mi rimane altro da fare a questo punto che rivolgere a tutti i miei migliori auguri per un sereno Natale.
Buoni auspici che educatamente estendo anche a tutti i componenti della società rossoverde, a partire dal Presidente Simone Longarini, fino a giungere all' ultimo degli addetti ai lavori.
Per gli auguri di Buon Anno vi do invece  appuntamento al prossimo editoriale, nella speranza che nel frattempo siano giunte da Ferrara  notizie positive per le nostre amatissime Fere.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 22 dicembre 2016 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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