Sinceramente averi preferito che la Ternana a Benevento avesse pareggiato giocando male, piuttosto che perdere giocando bene, come in realtà è successo.
Resta però il fatto  che la prestazione offerta dai rossoverdi contro i sanniti è stata di notevole spessore e, di conseguenza, autorizza a coltivare favorevoli auspici per l' immediato futuro  in chiave salvezza, anche diretta.
Semmai aumenta a dismisura il rimpianto per quello che sarebbe potuto essere e che, in realtà, non è stato, a cagione delle incomprensibili scelte della società e, soprattutto, a causa del disastroso trend della gestione Gautieri.
In verità, è veramente incomprensibile come questo allenatore, peraltro reduce da risultati anche lusinghieri, non sia riuscito minimamente a razionalizzare il patrimonio umano a sua disposizione.
Ma ormai il dado è tratto ed è inutile stare a piangere sul latte versato: la Ternana, ora di Fabio Liverani, è chiamata ad un' impresa titanica e questo non se lo deve nascondere nessuno; a cominciare dai "signori di Via Aleardi", che restano i principali imputati del disastroso sviluppo di questa stagione.
Comunque, i segnali scaturiti anche dallo stadio Ciro  Vigorito sono confortanti.
La squadra è viva, lotta, combatte con ardore e finalmente tutti i giocatori remano dalla stessa parte; per cui l' impresa di centrare una salvezza solo poche settimane fa chimerica, si sta tingendo dei colori quanto meno della possibilità.
Un paio di annotazioni a margine meritato gli ex rossoverdi Fabio Ceravolo e Fabio Lucioni.
Al primo, troppo frettolosamente indicato da qualcuno come un autentico "cuore di Fera", è stato rimproverato di essersi trasformato come per incanto in Tania Cagnotto in occasione del calcio di rigore che ha spianato la strada ad un Benevento fino a quel momento innocuo.
Ai quei nostalgici che credono ancora nelle "bandiere" voglio benevolmente ricordare che l' ex bomber rossoverde nell' occasione non ha fatto altro che il suo mestiere di giocatore tesserato con un' altra società; quindi è inutile criticare Ceravolo contestandogli una presunta "scarsa sportività" nei confronti della sua ex squadra; semmai censurabili sono l' ennesima ingenuità commessa dal pur bravissimo Meccariello (recidivo) e, soprattutto, la pessima serata dell' arbitro Aureliano.
Discorso che vale anche per il ternanissimo Lucioni, cui è stato contestata un' eccessiva animosità espressa a più riprese nel corso della partita, al punto da additarlo come una specie di "traditore della patria ternana"...
Ma per il buon Fabio c'è da fare anche un' altra constatazione, riferita all' indecoroso modo in cui è stato trattato nella sua esperienza in rossoverde da parte dell' allora ben nota "dirigenza", che non esitò a liquidarlo di malo modo (come consuetudine) sul presupposto che era un giocatore "scarso".
Quindi non c' è da meravigliarsi se il difensore giallorosso, che tanto bene invece ha fatto nel prosieguo della sua carriera, abbia il dente avvelenato con la Ternana Calcio; ma questo non significa che ce l' abbia anche con i ternani... Tutt'altro!
Esercitata questa non richiesta difesa d' ufficio di Lucioni, dovuta in ogni caso ai sinceri vincoli di amicizia che mi legano a lui e, al di la di questo, dall' essere stato testimone diretto della sua scabrosa vicenda, non mi rimane altro che parlare brevemente della partita di sabato contro la Salernitana di Lotito.
Il fatto che questa partita possa essere condizionata proprio dalla "presenza" (sia pure "ectoplasmatica") del Presidente della Lazio, nonchè Patron dei campani, mi sembra assolutamente inverosimile.
Vero è che di strane chiacchiere ultimamente ne sono state fatte tante, ma è anche vero che il comportamento della Ternana negli ultimi tempi mi sembra tale da sconfessare ogni ombra di strani sospetti...
Quindi, superato questo ostacolo virtuale, l' auspicio è che la Ternana di Liverani, ORA finalmente diventata una squadra VERA, faccia il suo dovere, centrando l' auspicabile risultato pieno.
Semmai sarebbe opportuno che anche la tifoseria rossoverde  ricominciasse a fare il suo dovere, tornando in buon numero al Liberati per sostenere una squadra che merita sicuramente l' appoggio delle genti ternane.
E questo anche per evitare di giocare la solita partita in trasferta, visto che sono annunciate diverse centinaia di tifosi campani al seguito della Salernitana, formazione che ancora non ha abbandonato i sogni di aggancio alla zona play-off.
E, soprattutto, per scongiurare l' ennesimo coretto già ascoltato troppe volte in questa stagione.
Quale? Semplice: "quattro coglioni...voi siete quattro coglioni.." intonato dalle tifoserie avversarie sulle note della celeberrima "Guantanamera".
A me rompe particolarmente le scatole! Non so a voi...
Rivolgo infine una preghiera accorata alla Dea Speranza, tanto invocata dai nostri Padri Latini, che non a caso solevano ripetere "Spes ultima dea"...
Nel senso che la speranza (della salvezza) non deve mai venire meno e che si può sempre sperare fino all' ultimo.
Auspico quindi l' intervento della sopra  citata divinità che decise di restare tra gli uomini quando tutti gli altri dei abbandonarono la terra per l' Olimpo, nella "speranza" che a noi, invece, ci faccia rimanere...in serie B !.
CREDIAMOCI ! TUTTI !
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 06 aprile 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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