Inutile negarlo, l'atmosfera che aleggia sul luogo scelto dalla Ternana per il breve ritiro invernale che prenderà il via in serata è particolare, somiglia un po' a quei film che raccontano di misteriosi viaggi fra dimensioni diverse, come se con una macchina del tempo si potesse tornare indietro di ben più di qualche anno. 

Per gli appassionati dei colori rossoverdi, infatti, Castiglion Fiorentino non è solo una ridente cittadina stesa sulle colline della Valdichiana, ha qualcosa in più, qualcosa di diverso, qualcosa che fa si che su di essa vegli la Fera, pur essendo così diversa da Terni. Già, perchè quella è la terra di Corrado Viciani, i genitori del Maestro sono nati lì e lo stesso profeta del gioco corto ha vissuto e amato quella località fino alla fine, nonostante il suo peregrinare per l'Italia nel tentativo di portare la sua filosofia calcistica in quanti più stadi possibili. Così come Viciani è tornato più volte dalle sue Fere, così la Ternana torna dal suo Maestro, in un ciclico processo di appartenenza e riconoscenza che esisterà sino a che esisterà memoria storica del miracolo compiuto da quell'allenatore toscano in una delle città più operaie dell'Umbria. 

E a noi piace immaginarlo Viciani, che guarda i suoi ragazzi, così cambiati ma sempre gli stessi, mentre lavorano fra le sue case e i suoi concittadini, orgoglioso ma preoccupato che non smettano mai di ricordare che spesso l'insieme sopperisce anche alle mancanze dei singoli.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 08 gennaio 2018 alle 00:01
Autore: Marina Ferretti
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