Certo, non è che ci sia da stare troppo allegri...
Perché la Ternana si sta avviando a battere un record difficilmente eguagliabile: quello di non riuscire a vincere una partita per un intero girone!
È quello che è più surreale è che alla fine, volenti o nolenti, bisognerà pure ringraziare Gigi De Canio per quei 30 punti che è riuscito a conquistare nella fase ascendente del campionato.
Pensate voi cosa sarebbe successo se la Ternana non fosse riuscita a raggranellare in precedenza quel tesoretto di punti...
Oggi come oggi, si sarebbe ritrovata drammaticamente ed inevitabilmente spacciata, con tutti e due i piedi in Serie D!
In effetti, questo è uno dei dilemmi che a fine campionato condiranno sicuramente i commenti e le analisi di stampa e tifoseria in merito all' evoluzione di questo ennesimo, disgraziato campionato delle Fere.
Già mi pare di leggere ed ascoltare il primo di questi dilemmi amletici:
"Ma non sarebbe stato meglio lasciare De Canio al suo posto..? In fondo quando è stato esonerato la Ternana era in piena zona play-off a soli 5 punti di distanza dal Pordenone e con due partite ancora da recuperare"...
Per poi arrivare al secondo...
"Ma forse non sarebbe stato meglio affidare la squadra a Gallo subito dopo l'esonero di De Canio? Almeno avrebbe pure potuto pianificare personalmente anche la campagna acquisti di riparazione."
Giungendo infine ad una terza, suggestiva teoria...
"Ma se invece di prendere prima Calori e poi Gallo la squadra fosse stata data a Sandro Pochesci, siamo sicuri che non si sarebbe vinta almeno qualche partita, magari anche divertendoci...?"
A scanso equivoci, soccorra alla bisogna la saggezza popolare, secondo la quale "con i se e con i ma, la storia non si fa" !
Manca inevitabilmente la riprova di quanto sopra illazionato e, quindi, è necessario limitarsi ad analizzare soltanto i dati numerici piuttosto deludenti (eufemismo) del girone di ritorno, secondo i quali i rossoverdi in 16 giornate disputate hanno collezionato soltanto la miseria di 9 punti, frutto di altrettanti pareggi e ben 7 sconfitte.
Un vero disastro, sulla responsabilità del quale sarà comunque il caso di tornare solo alla fine del torneo tuttora attualmente in corso.
Perché nel frattempo bisognerà vedere cosa accadrà sabato prossimo sul campo della lanciatissima Giana Erminio, per poi passare per l'ultimo confronto interno della stagione contro il Ravenna e quindi chiudere i battenti in quel di Teramo.
E, stando così le cose, partendo proprio dal prossimo confronto di Gorgonzola, come non pensare che anche questa partita finirà con l'ennesimo pareggio?
Risultato che, sia detto chiaramente, starebbe benissimo a tutte e due le contendenti.
Alla Ternana, perché le permetterebbe di raggiungere quota 40 e di tenere pertanto a debita distanza le 3 indiziate di retrocessione diretta e/o play out (Rimini, Fano e Renate).
Alla Giana Erminio perché, in fondo, il conquistare un punto contro la gloriosa e presunta "corazzata" del torneo rappresenterebbe già di per sè un risultato di assoluto prestigio.
Certamente, sotto il profilo sostanziale, le ultime quattro prestazioni della Ternana, pur se non baciate dalla vittoria, hanno mostrato una squadra che ha trovato una sua giusta e logica intelaiatura e soprattutto hanno messo in evidenza una ritrovata o, per meglio dire, una finalmente raggiunta condizione fisica più che accettabile di tutti i giocatori.
Motivo per cui, anche per la legge dei grandi numeri, perché non pensare che, alla fine, dalla trasferta in terra lombarda potrebbero saltar fuori i primi tre punti del girone di ritorno?
E allora perché non ipotizzare (meglio: sognare) un doppio successo contro il Ravenna e il Teramo, tale da permettere alle Fere addirittura un aggancio in extremis ai play-off, grazie anche al contestuale ed auspicabile crollo della Sambenedettese...?
Keep calm, please !
Vero è che "il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni" (Leopardi), ma forse almeno per questa stagione converrà lasciare da parte i voli pindarici e tenere i piedi ben piantati in terra, accontentandoci di quella salvezza che a un certo punto della stagione sembrava addirittura compromessa.
Nella speranza, poi, che l' ennesima, dura lezione serva a chi comanda per capire finalmente come si deve affrontare un campionato di calcio professionistico.
Perché di "Corrida" ci basta e c' avanza quella in onda il venerdì sera su Rai 1...
Buona Pasqua a tutti!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 aprile 2019 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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