Quando non puoi vincerle, non perderle. E' la vecchia legge del calcio, una legge che anche stavolta ha fatto male alla Ternana, che intendiamoci non ha fatto una brutta partita. Ha sofferto solo nel finale, ha subito solo un tre tiri in porta (rigore compreso), ma rimane a bocca asciutta. Era una partita da vincere, come avevamo detto. Ma se non ci riesci meglio pareggiarla. Sembra banale, un concetto scontato. Forse per tutti, non per i ragazzi in campo che hanno avuto il "demerito" di provare a vincerla, rimanendo beffati.
Guardate la classifica ora: la Ternana andrebbe ai playout con il Pisa. Provate a fare il classico giochino: un punto in più significa rimanere agganciati al gruppone a pari punti con Salernitana, Latina, Pro Vercelli. A un solo punto dall'Ascoli (che deve ancora giocare). Avrebbe significato soprattutto far rimanere sotto il Vicenza. A staccare di un altro punto quelle sotto.

Insomma la Ternana non sarebbe in zona playout piena, non sarebbe dietro ancora con un altro scontro diretto (che alla fine potrebbe pesare moltissimo vista la classifica così corta). E poi avrebbe allungato la striscia positiva, dando un senso diverso anche a quello che la Ternana aveva fatto finora. Ha peccato di presunzione la squadra? Non ci arrischiamo a dirlo, ma sarebbe bastato gestire con meno foga forse. E' il peccato meno grave del calcio, anzi. Ci sarebbe da applaudire comunque i giocatori e Carbone per aver provato a vincere. Ma è altrettanto vero che queste partita contano doppio: nel bene e nel male.

Poteva essere la partita della svolta, quella che rilanciava la Ternana in una posizione di classifica più lusnghiera (se volete fare ancora il giochino vedete dove sarebbe la Ternana con 23!) mentre ora il momento torna ad essere di nuovo grigio.
Alla vigilia di Natale visita alla Spal che sarà furiosa dopo la sconfitta a Vercelli. Poi un altro scontro diretto, stavolta contro
l'Ascoli. La Ternana dimostra di soffrire Bisoli, eccome. Ancora una vittoria, dopo i due derby dello scorso anno. Ancora una volta un rigore (stavolta sicuramente più netto) che gli consegna i tre punti. Ma stavolta la Ternana deve rimproverarsi non tanto la chiusura sfortunata di Zanon che incrocia Urso e lo butta giù, quando aver "determinato" questo contropiede.
Nulla è perduto sia chiaro, forse questo risultato servirà anche a far maturare ulteriormente la squadra.
Ricordatelo Ternana: quando non puoi vincere, non perdere. Almeno gli scontri diretti...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 dicembre 2016 alle 17:09
Autore: Redazione TernanaNews
vedi letture
Print