Caro 2018, 
ti scriviamo un po' come si fa con Babbo Natale, nella speranza che tu, che sei appena arrivato, possa ascoltarci e possa portarci almeno qualche cosa di quello che vorremmo. 

Ci piacerebbe che questo fosse per la Ternana un anno buono: non chiediamo la Serie A, ci piacerebbe però che le Fere potessero riuscire, dando il meglio di sè, a giocare un girone di ritorno soddisfacente che possa concludersi con il mantenimento della categoria, tanto importante per questa città e per i tifosi. Ci piacerebbe che la squadra fosse completata, rinforzata la dove ce n'è bisogno, e che le nuove Fere che arriveranno si rivelino determinate come le vecchie, e anche determinanti. 

Da te, caro anno nuovo, vorremmo che ci portassi un po' meno chiacchiere e un po' più di concretezza, vorremmo che le scelte e le decisioni fossero chiare e certe, senza quei dico e non dico che creano malintesi, malumori e nasi storti, senza grossi proclami ma con tanta dedizione. 

Dell'anno appena chiuso, ci piacerebbe rimanesse l'attaccamento ai colori rossoverdi di squadra e tifosi, le trasferte che pian piano stanno tornando ad essere affare di tutti, e vorremmo che potesse far ritorno in campo il gioco spumeggiante dei primi mesi di campionato. Ci piacerebbe poi iniziare diversamente da come abbiamo finito, commentando una Ternana bella e vincente, perchè è questo che Terni tutta si merita, un abbraccio collettivo con le sue Fere e qualche soddisfazione in più. 

In fondo, caro 2018, non ti chiediamo poi troppo...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 01 gennaio 2018 alle 00:01
Autore: Marina Ferretti
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