"Calma e gesso" è un’espressione che si usa comunemente per indurre qualcuno a non prendere decisioni affrettate, a non dare giudizi troppo prematuri e approssimativi.
Tanto per curiosità (divaghiamo), l'origine di questa locuzione deriva dal gioco del biliardo: ogni volta che un giocatore deve fare un tiro difficile, prende tempo e cerca di valutare la situazione strofinando con il gesso la punta della sua stecca; e intanto riflette con calma sulla direzione e sugli effetti che vuole dare al tiro.
Ecco spiegata l’ etimologia di questo detto.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: "ma che c' azzecca con la Ternana questa premessa "stile Prof. Sabatini", l' illustre linguista presidente onorario dell' Accademia della Crusca ?"
Invece c' entra eccome!
Allora, partiamo dalla fine della partita di domenica scorsa a Pesaro.
Alzi la mano chi, al fischio finale dell' arbitro, visto il risultato di parità scaturito dal campo non ha provato un moto di delusione e di rabbia.
Io per primo.
In fondo ci aspettavamo un pò tutti che la Ternana avrebbe "asfaltato" la neopromossa compagine marchigiana; e invece...
E invece è successo quello che assai verosimilmente si verificherà in quasi tutte le partite future di questo campionato di Serie C, dove le Fere sono state sciaguratamente destinate.
Ovvero la collocazione di almeno due TIR davanti alla propria porta da parte dell'avversaria di turno . 
Fatto sta che domenica scorsa, a distanza  di poco tempo dalla chiusura dei giochi e già nel percorrere la Flaminia in direzione Terni, quella sfumatura di rabbia e di delusione che mi aveva colto alla fine della partita piano piano ha lasciato il posto alla consapevolezza che comunque la Ternana a Pesaro aveva fatto tutto quello che avrebbe dovuto fare.
E questo a seguito di tutta una serie di considerazioni che, a mente sempre più fredda, hanno finito col prevalere sul disappunto per la mancata vittoria.
Ora, a distanza di qualche giorno dalla partita, il rimettersi a  tirar fuori tutte le considerazioni / attenuanti che già sono state sviluppate ampiamente sia sui giornali sia sulle testate radiotelevisive, mi sembrerebbe un esercizio giornalistico assolutamente pleonastico.
Motivo per cui, facendo appello alla mia memoria storica (piuttosto datata), in questa sede mi limiterò soltanto a fare una semplice annotazione a margine: da quando seguo la Ternana, e sono circa 8 lustri, non ricordo una sola partita di campionato giocata in trasferta nella quale i "nostri" hanno chiuso la squadra avversaria per 85 minuto nella propria area di rigore, così come è successo domenica a Pesaro !
Poi, se volete, ci possiamo mettere a discutere di tutto e di più.
E sull'attenuante della prima partita ufficiale; e sulla considerazione in ordine alla preparazione inevitabilmente approssimativa; e sulla constatazione che forse nell'occasione la squadra è apparsa troppo compassata; e, soprattutto, sui miracoli del portiere avversario...
Ma comunque nessuno può dubitare che la Ternana non abbia provato in tutti i modi a vincere la partita!
Quindi, mi sorprende che più di qualcuno abbia continuato a storcere il naso, anche a distanza di tempo, lasciandosi andare a delle critiche gratuite che, sinceramente, oggi come oggi, mi appaiono del tutto ingiuste, ingiustificate ed anche inopportunamente destabilizzanti.
Ergo, sarà opportuno innanzitutto abituarsi al clima battagliero che si respira in Serie C, dove nessun risultato è scontato e dove tutti aspetteranno la Ternana come se fosse la corazzata da battere a tutti i costi; per poi cercare di capire che questa squadra ha necessità di calma e tempo per poter raggiungere il livello di rendimento ottimale.
Ma soprattutto ha bisogno dell'appoggio totale, caloroso e incondizionato dei propri tifosi.
Almeno fino a prova contraria.
Che speriamo che non arrivi mai...
Capitolo ripescaggi.
Ma che vi aspettavate che il TFN avrebbe sconfessato se stesso...?
Sulle motivazioni assolutamente illogiche, contraddittorie e, lasciatemelo dire da addetto ai lavori, prive del benché minimo pregio giuridico assunte dal Collegio del Tribunale Federale, è meglio stendere il classico velo pietoso...
Semmai mi viene da stigmatizzare certi commenti dal vago sapore beffardo ai quali i vari Lotito & C. - veri scienziati del diritto sportivo - si sono lasciati andare a supporto delle discutibili decisioni prese in camera di consiglio.
Allora mi viene spontaneo di applaudire con estremo calore alla tremenda "segata" che Stefano Ranucci ha appioppato al presidente della Lazio, della Salernitana (ecc.) e relativi cortigiani, dai microfoni di Radio Cusano Campus.
Certo, mi viene anche da aver paura delle eventuali conseguenze che si potrebbero scatenare a loro volta nei confronti della Ternana...
Ma tanto qui a Terni, sull'esempio dato da Patron Bandecchi, abbiamo assunto ormai un pò tutti le vesti del "Don Chisciotte" e quindi non temiamo più nessuno...
Mi piacerebbe, in conclusione, spendere anche alcune parole anche sulla "strana" ricostruzione degli incidenti accaduti nel post partita di Pesaro, dove è rimasto coinvolto un gruppo di tifosi delle Fere.
Ma, sinceramente, ho troppa stima e troppa fiducia nelle Forze dell' Ordine, per pensare che i fatti non si siano realmente verificati così come sono stati raccontati da quelle parti.
Certo è che i tifosi della Ternana sono tutt'altro che dei vandali (anche se purtroppo ne portano immeritatamente la nomea) e aggiungo anche che, se a me mi scocciassero a tradimento un vetro della macchina, sicuramente mi incazzerei di brutto...
Basta così!
Ora concentriamoci esclusivamente sulla partita di domenica prossima contro il Renate e pensiamo a spingere i ragazzi verso la prima vittoria in campionato.
Quindi, tutti allo stadio!
Ma mi raccomando: calma e gesso!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 04 ottobre 2018 alle 07:38
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print