... Però chi se l' aspettava una partita come quella di sabato scorso?
Ero entrato allo stadio convinto che la corazzata Empoli avrebbe fatto un sol boccone della incomprensibile Ternana Unicusano di Sandro Pochesci.
E questa mia preoccupazione era condivisa dalla maggior parte dei tifosi presenti al Liberati.
Invece abbiamo assistito ad una partita "d'altri tempi", durante la quale 14 ragazzi, la maggior parte dei quali sconosciuti ai grandi palcoscenici del calcio professionistico italiano, hanno fatto vedere (almeno nell' occasione) che con la buona volontà, con l'impegno, con il sacrificio e con il sudore si può anche reggere l'urto contro una cosiddetta "grande".
E se alla fine ci fosse scappato il risultato pieno, nessuno si sarebbe scandalizzato. Anzi!
Certo, siamo appena alla prima recita di un tormentone che durerà per ben 42 puntate e quindi non è il caso di esaltarsi più di troppo; però, se è vero come è vero che il buongiorno si vede dal mattino, tutti i nefasti vaticini che hanno proliferato fino a sabato scorso sulle sorti della nostra amata Ternana per adesso sono stati ridimensionati.
Io per primo, in precedenza, non mi ero esentato dal manifestare, anche piuttosto polemicamente, il mio malumore di fronte all' inconsueto modo di gestire la Ternana da parte di Unicusano.
Troppa scena, troppi proclami e pochi fatti concreti.
Lo stesso Sandro Pochesci mi era sembrato sinceramente inadatto a condurre la navicella rossoverde attraverso i procellosi marosi della serie B.
Inoltre, il suo pittoresco modo di proporsi mi aveva fatto storcere non poco il naso.
Ed anche alcune sue scelte tattiche mi avevano lasciato perplesso.
Quanto ai giocatori, non è che la prima impressione scaturita dai confronti con il Trapani e con il Partizani Tirana fosse stata particolarmente positiva.
Ecco dunque spiegato il mio modo perplesso di approcciarmi alla partita contro l'Empoli.
A chi ora inevitabilmente mi accuserà di essere il classico "inversionista", rispondo che, come è noto, nel calcio contano solo i risultati!
E non parlo esclusivamente di quelli sportivi.
In effetti, Unicusano, anche di fronte alle vibrate proteste partite dalla tifoseria (ed anche dalla stampa), ha finito probabilmente per capire che bisognava fare di più! E sono arrivati quei tre o quattro giocatori in grado di conferire alla squadra quel maggior tasso tecnico e di esperienza che sicuramente mancava.
Anche Pochesci, dopo la sparata in occasione della partita contro gli albanesi, ha cominciato ad imparare a moderare i suoi toni, proponendosi in sala stampa dopo la partita contro l'Empoli come si conviene ad un allenatore di una società  professionistica.
Inoltre, ha lasciato intuire che il suo credo calcistico potrebbe essere un'autentica sorpresa, dimostrando, almeno nell'occasione, buona capacità di lettura della partita e duttilità nel saper cambiare modulo al momento opportuno.
Certamente, prima di diventare il "Vate  della Conca" (ovviamente nel senso buono e come gli auguro), ci serviranno altre conferme. Ma intanto...
Due veloci parole anche sui giocatori.
Mi limiterò pertanto a dire che un gol come quello di Finotto, costruito in quel modo, non lo vedevo dai tempi del Maestro...
Aggiungo che Pippo Tiscione, da quel "pistamentuccia" con cui troppo frettolosamente era stata etichettato all'inizio, si avvia a diventare un beniamino dei tifosi ternani.
E poi che Ivan Varone è una bellissima sorpresa! È un giocatore che, se continuerà così, non farà certo rimpiangere i migliori centrocampisti che hanno fatto la storia del calcio ternano.
Su Gasparetto, Finotto  e Tremolada c'è poco da sottolineare: possono fare la differenza.
Concludo dicendo senza tema di smentita che Plizzari è più che una promessa, che Angiulli diventerà fondamentale per il semplice fatto che, spettandogli il cosiddetto "gioco sporco, ha dimostrato di saperlo fare bene e che tutti gli altri, comunque e in ogni caso, ce la mettono tutta per non sfigurare.
Certo, non bisogna assolutamente nascondersi che a questa squadra mancano almeno altri due o tre giocatori: un attaccante che la butta dentro, un centrocampista di quantità e qualità e un esterno di difesa.
Ma sono convinto che di qui alla fine del calciomercato ci saranno novità. 
E, personalmente, non disdegnerei neanche quello Sforzini da molti invece (chissà poi perché?) rifiutato a priori.
In fondo l'ex puntero del Livorno i gol li ha sempre fatti (81 per l'esattezza in serie B) e non è che sia così "passato di cottura" (32 anni). Se poi invece dovesse arrivare Jacopo Manconi, va bene ugualmente. Basta che segni!.
E ora lunedì sera attendo con una certa trepidazione la riprova dall' Arechi di Salerno, uno stadio che già a pronunciarne il nome incute rispetto e timore, sollecitando nel contempo una marea di ricordi dolci e amari...
Uscire dal fortino salernitano con un risultato positivo significherebbe confermare quanto di buono fatto vedere contro l'Empoli e, soprattutto, dare ulteriore spinta all'affetto sempre più crescente dei tifosi ternani.
Un altro fondamentale banco di prova per i neo-rossoverdi sarà costituito dall'impatto con il calore ardente di un pubblico abituato ad alitare lava sul collo dei giocatori avversari, fino a condizionarne persino il rendimento.
Insomma si tratta di un ulteriore esame di maturità, da affrontare con la dovuta concentrazione e, soprattutto, con tanta rabbia in corpo!
Vedremo come andrà a finire.
Ma cerchiamo di non dimenticarci che siamo appena alla seconda giornata...
Quindi...calma e gesso!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 31 agosto 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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