Dire che era già tutto previsto sarebbe uno sterile esercizio di autolesionismo che non mi sembra affatto sia il caso di praticare.

Semmai vorrei evidenziare la più che plateale e suggestiva soddisfazione espressa dal presidente del Brescia Cellino nel momento in cui chi comanda (apparentemente) il "baraccone" del calcio italiano ha deciso di perpetrare un'autentica "violenza carnale" ai regolamenti federali, abolendo i ripescaggi e riducendo a 19 il numero delle squadre partecipanti al campionato di serie B.

Ecco: questo sì che aiuta veramente a capire quello che è successo e chi conta realmente nel Circo Barnum del calcio italiano!

Serve inoltre per rendersi conto una volta di più che un motivo ci dovrà pur essere se la nazionale di calcio italiana è stata sbattuta fuori dai Mondiali dopo 60 anni, grazie anche alle "illuminate" scelte di un commissario tecnico che non si sa poi perché sia stato messo lì...

Aiuta poi a comprendere, sempre per esempio, come mai sia concesso ad uno stesso presidente di avere una squadra in serie A, una in serie B e pure una in serie C...

Permette di capire come mai la FIGC in Europa conti quanto il due di coppe a briscola quando non "regna" coppe...E poi la faccenda si ritorce contro le nostre squadre (vero Juve...?).

Serve anche a dimostrare scientificamente la bontà del detto popolare "chi si alza per primo, comanda"...

Anche se poi a comandare sono gli stessi da decenni...

E di queste "curiose coincidenze" ce ne sarebbero altrettante da evidenziare.

Ma..."cui prodest"...? A chi conviene?

Anzi, a ben guardare ora c'è anche il rischio che tutto il bailamme che la Ternana ha avuto l'ardire di scatenare pur di vedere i suoi sacrosanti diritti rispettati, possa addirittura ritorcersi contro la stessa società rossoverde!

Stupido allarmismo?

No, sano realismo.

Perché certi "sgarri" in quel tipo di mondo e, soprattutto, con certi "dirigenti", possono costare molto cari.

Ma ce ne potremo accorgere solo strada facendo; ed esattamente nel momento in cui accadrà qualche cosa di strano (perché, secondo la mia esperienza, accadrà).

Che ne so...un chiaro rigore a favore non fischiato...Uno inesistente fischiato contro...Un'espulsione "a mò di membro di segugio"...Un arbitraggio a senso unico...

Insomma, di sistemi per danneggiare, anzi per "punire" una società "scorretta" e "indisciplinata" come la Ternana ce ne sono a bizzeffe...

Ma si...facciamo pure sfoggio di un po’ di sana ironia, ben condita però da una giusta dose di doverosa "critica", perché poi c'è pure il rischio che qualcuno si "adombri" e si metta in testa strane idee sinistramente giustizialiste.

Però, se è stato facile per questi signori aggirare gli articoli 49 e 50 delle NOIF, credo invece che sia molto più difficile sconvolgere il dettato dell'art. 21 della Costituzione, che fino a prova contraria, ancora garantisce il diritto di critica.

E credo proprio che sia del tutto legittimo "criticare", con ironia certo, ma anche con estrema fermezza, l'autentico scempio che è stato perpetrato dal Palazzo ai danni della Ternana! E non solo ai danni della società di Via della Bardesca.

Ma tant'è...

Faremo la serie C. Per lo meno questa è la realtà attuale.

In fondo potremmo dire che ce lo siamo anche meritato, visto che siamo arrivati ultimi in classifica...

E allora, una volta sgomberato finalmente il campo dai fallaci sogni di ripescaggio e dall' incazzatura collettiva che ci ha colto un po’ tutti dopo il perpetrato "calcicidio", concentriamoci sul campionato che ci spetta.

Anzi, a concentrarsi dovranno essere soprattutto dirigenti e tecnici, per costruire una squadra che sia in grado di affrontare con consistenti possibilità di successo finale, il prossimo torneo di terza serie.

Finora la "creatura", pur nell' estrema incertezza della situazione, ha dato segni di buona caratura; ma per puntare al bersaglio grosso (leggi promozione) occorrerà un ulteriore sforzo da parte della proprietà, che pure si è ben comportata sinora, non solo sotto il profilo dell'appassionata lotta scatenata in sede giudiziaria a tutela delle proprie ragioni, ma anche in sede di calciomercato.

Predicare ottimismo e fiducia in un momento del genere, dove lo sconcerto generale è ai livelli storici, potrebbe sembrare azzardato.

Ma sinceramente non vedo cos'altro fare.

Motivo per cui, siccome il calcio rimane pur sempre uno sport e sono ben altri i drammi della vita (a proposito: massima solidarietà ai parenti delle povere vittime della tragedia di Genova e un commosso ricordo per chi non c' è più), credo sia il caso di risfoderare la mai sopita fede rossoverde ed augurarci che il prossimo campionato ci restituisca subito quello che ingiustamente ci è stato tolto.

Gli ingredienti per un'avventura vincente ci sono tutti: società (sia pure dopo l'infausto rodaggio della passata stagione), staff tecnico (di altissimo livello) e pure la squadra; quest' ultima però a condizione che di qui all' inizio del campionato sia ulteriormente rinforzata.

Dunque, si può fare.

A meno che...

A meno che il 7 settembre non si verifichi l'ennesimo colpo di scena di questa incredibile estate, ma questa volta a nostro favore...

E allora sarebbe tutto un altro discorso.

Insomma...benvenuti a "Calciolandia"!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 16 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print