Dopo un’estate da pazzi riecco il campionato. Magari a qualcuno può anche essere sfuggito che sabato si ricomincia. Ma così è c’è poco da fare, sia per chi ha la squadra bella e rodata e chi invece sta sbattendo la testa al muro per cercare di completarla. Insomma, niente di nuovo sotto il sole di fine agosto. Per tanti ma non per la Ternana che fin qui ha trascorso più tempo a parlare di closing, di serie A e playoff, di proprietà più o meno acquisite o magari soltanto affittate, come quelle sbandierate dal singolare allenatore che si appresta a guidare la pattuglia rossoverde.

Insomma, un bel bailamme animato soprattutto da questo particolare personaggio romano a cui piace anche giocare a fare il duro, andare sopra le righe in modo colorito, spesso inopportuno. Insomma, uno che ci tiene a fare il personaggio alla prima apparizione in un palcoscenico calcistico importante dov’è stato proiettato dal sodalizio con Stefano Bandecchi, l’uomo “Unicusano” arrivato con l’elicottero per dispensare pillole di saggezza e programmi altisonanti.

Così tra un volteggiare di elicottero e una sparata in stretto gergo romanesco c’è la sensazione che sia stata messa un po’ da parte la discussione sulla questione centrale: il calcio. La squadra che dovrà proporlo al Liberati per agguantare l’ennesima salvezza (ci scusi Bandecchi ma noi voliamo più basso anche alla luce della campagna acquisti confezionata fin qui). Abbiamo sentito parlare di fame e di rabbia, di voglia e di lotta, magari anche di soldatini “massacrati” sul campo, giorno dopo giorno, per arrivare al top.

Di poco altro si è parlato tanto da far pensare che certi attacchi del tecnico a tutti coloro che hanno osato dubitare della bontà del lavoro svolto e del gruppo assemblato, siano stati soprattutto un modo per sviare l’attenzione dalle questioni calcistiche vere.

Così dopo un precampionato giocato contro tanti signor nessuno e qualche “nome” ancora senza preparazione, si ritroviamo ad aspettare con estrema curiosità il primo impatto stagionale con il campionato, l’esordio assoluto per questa società che è soltanto al terzo anno d’impegno calcistico e per un tecnico che certi palcoscenici non li ha mai calcati.

La speranza è di assistere ad un esordio positivo perché, al di la delle tante, troppe chiacchiere, mai come quest’anno saranno i risultati a dare sostegno ad una società che al colpo di teatro iniziale (l’elicottero e i programmi da grande) non ha ancora fatto seguire altrettante azioni in grado di sostanziarli.

Le uniche visibili ai più, proposte dal nuovo gruppo, sono quelle che hanno portato ad una ancora maggiore divisione della tifoseria rossoverde che pure si era ricompattata (vedi i 5mila in Tim Cup contro il Trapani) dall’uscita di scena dei Longarini.

Davvero un bel colpo aver dilapidato quell’inaspettato tesoretto.

Ps. Dimenticavamo: complimenti al collega che è riuscito a stuzzicarlo nel modo giusto ma il Longarini pensiero una volta lasciata la Ternana davvero non aggiunge niente alla storia rossoverde se non l'ennesima pillola indigesta di questa estate da pazzi.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 agosto 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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