Ho ancora nelle orecchie gli strepiti beffardi dei tifosi dell'Ascoli, sblaterati ai quattro venti nel corso della partita malauguratamente persa venerdì scorso dalla Ternana di Benny Carbone e di Simone Longarini.
Dal " portali,portali, portali in Europa...Longarini portali in Europa...", al "quattro coglioni, voi siete quattro coglioni" (cantato sulla base della celebre  "Guantanamera"), fino a giungere a quelli più provocatori e volgari... Ma tant'è...
Se fossi stato un giocatore della Ternana, oppure un dirigente della società, magari il massimo dirigente, di fronte a tanto oltraggio, perpetrato oltretutto in casa propria, mi sarei vergognato come un cane!
Invece, purtroppo, a vergognarsi sono stati solo i pochi tifosi della Ternana presenti allo stadio, in schiacciante inferiorità rispetto all' oltre migliaio tifosi del "Picchio" che gremivano la Curva Ovest.
E, perciò, mentre giocatori e dirigenti stanno ora comodamente e beatamente passando le loro vacanze di Capodanno e dell' Epifania in posti più o meno esotici, noi tifosi e addetti ai lavori stiamo invece qui a roderci il fegato e a disperarci per la quasi inevitabile fine annunciata del calcio ternano.
Sì, perché a questo punto solo un autentico miracolo sportivo potrebbe permettere alla Ternana di salvarsi dalla retrocessione diretta in Lega Pro.
Infatti, solo per la cronaca ricordo che, numeri e statistiche alla mano, ci vorrebbero almeno 27/28 punti da conseguire nel girone di ritorno per aspirare ad una salvezza all' ultima giornata, senza dover passare per le Forche Caudine dei play-out.
E, obiettivamente, non riesco a capire come questa squadra così priva di attributi e così costruita senza senso logico come appare, possa aspirare a cotanto miracolo sportivo; condotta com'è, tra l'altro, da un allenatore a mio avviso inesperto per la categoria e che, comunque, in qualsiasi altra società professionistica avrebbe già fatto le valige da diverso tempo (anche dietro sua dignitosa e lodevole  iniziativa).
Composta inoltre da giocatori per la maggior parte non all'altezza della serie B, con taluni di loro che non vedono l'ora di andarsene via da Terni (e fanno di tutto per dimostrarlo) e con qualche giovanotto acerbo che, solo per aver azzeccato un paio di partite, si è letteralmente montato la testa.
Guidata infine da una società  colpevolmente assente da sempre , spocchiosa, refrattaria ad allacciare un qualsivoglia rapporto con la città, salvo la convocazione di alcuni "privilegiati" in certi buffi incontri, probabilmente ideati con il solo scopo di gettare fumo negli occhi della gente.
Si...non vi preoccupate e, soprattutto, che nessuno me lo rinfacci : sono sempre quello che, appena qualche settimana, fa elogiava la Ternana Calcio, il tecnico e la squadra per come sembrava che stessero crescendo un po' tutti.
Ma io sono abituato a giudicare i fatti partita per partita e numeri alla mano; e, sinceramente, non mi sembra che nel corso delle ultime gare sia andata troppo bene per le Fere. Anche come atteggiamento in campo.
Questa analisi spietata, fatta non da uno dei giornalisti  dell' ultima generazione (sicuramente troppo acerbi per simili prese di posizione e più portati ad analisi molto tecniche, ma scarsamente "sanguigne"), ma dal primo radiocronista ternano della storia, autore di oltre un migliaio di radiocronache a partire dal 1976 fino al 2010, dai campi sassosi della serie D, fino alla Scala del calcio  italiano (lo stadio Meazza di Milano), non può non coinvolgere anche l'amministrazione comunale di Terni.
Un amministrazione che non solo ha dichiarato per bocca del suo massimo esponente di essere in ottimi rapporti da sempre con la famiglia Longarini, ma che, soprattutto, ha inconcepibilmente ignorato il tracollo della Ternana intesa come simbolo fondamentale e storico della città; e continua impudentemente a farlo!
Cosa fare allora a questo punto per salvare il salvabile?
Nulla di diverso di quanto non farebbe una società di calcio professionistica VERA che vuole evitare una retrocessione che, allo stato attuale, appare quasi scontata: aprire i cordoni della borsa e rifare quasi tutta la squadra, a cominciare dall'allenatore!
Ma questa aspettativa, perlomeno per quello che si è visto qui a Terni da oltre 13 anni a questa parte, assomiglia sinistramente ad un pio volo pindarico...
Anche perchè non mi sembrerebbe proprio che ci siano giocatori "veri" disposti a venire a Terni per un piatto di lenticchie, visto che persino un "top player " come Evacuo (Felice) ha storto il naso quando gli è stato proposto il trasferimento alla Ternana...
Per cui, prepariamoci al solito calcio mercato invernale ridicolo, vedi quello dell'anno scorso, e, naturalmente, alla conferma di Benny Carbone; evidentemente l'uomo giusto al posto giusto, visto che gli è stato prolungato il contratto  sino al 2018...!
Non mi rimane pertanto che concludere questo amarissimo sfogo, fatto da un vecchio bucaniere del mondo radiotelevisivo ternano, con il sangue colorato di rosso verde senza tema di smentita (checchè ne dicano certi miei storici detrattori,  pertinacemente attaccati ad una  dietrologia stucchevole ed ampiamente sorpassata dai fatti), con un ultima amara constatazione:
aveva ragione Panucci!
Ma, per conoscere la sua verità, dovremo attendere la scadenza del contratto che ancora lo lega alla Ternana. Poi ne sapremo delle belle...
Intanto, non ci rimane da fare altro che sperare in un vero e proprio miracolo...
Con l'auspicio che queste mie funeste previsioni siano clamorosamente  smentite!
Al che - come è d' obbligo deontologico di qualsiasi operatore dell' informazione degno di tanto titolo - sarò lieto di elogiare la rinnovata e ritrovata credibilità della Ternana calcio e del suo Presidente/A.U. Simone Longarini.

Auguro un sereno 2017 a tutti voi, pieno di salute e di tante  soddisfazioni.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 05 gennaio 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print