Non è semplice giocarsi l'ultima spiaggia con la squadra decimata dalle assenze, con tanti infortunati e soprattutto con molti titolari ai box. Non è semplice nemmeno scendere in campo con la consapevolezza che fare la partita perfetta e magari vincerla potrebbe comunque condannarti a retrocedere, perchè la permanenza in B passa anche dalle disgrazie altrui, non lo è per la Ternana e non lo è per la Pro, perchè entrambe sanno che domani, almeno una delle due, andrà in Serie C. 

E allora, come si fa a giocare la partita con queste premesse? A vederla in quest'ottica, verrebbe quasi da pensare che sarebbe meglio darla per persa e mettersi l'anima in pace. In realtà, però, non è così. Non deve essere così perchè per quanto appeso a un filo, il destino della Ternana è ancora in ballo, non deve essere così perchè lo stesso De Canio ha tenuto a precisare che questa squadra ha degli obblighi morali e professionali verso la città, i tifosi e la società. Non può essere "molliamo tutto", perchè anche in caso di retrocessione, coi venti che tirano nelle varie società, conta anche il piazzamento in classifica, conta posizionarsi meno in basso possibile, perchè se non è bello sperare nelle disgrazie altrui, è sempre meglio farsi trovare comunque preparati. 

Allora, cara Ternana, trova il modo di non mollare! Sopperisci alle assenze, agli infortuni, alle carenze con la grinta, la tigna, l'orgoglio e la determinazione. Fai vedere a tutti quelli che ti amano, ma anche a chi non lo fa, che si può cadere, si può fallire, ma che ci si può anche risollevare, che sperare non è un reato, che la dignità non la si deve mai perdere. Dove non arriveranno le gambe, la tecnica, fa che arrivi il cuore, per uscire dal campo a testa alta, in ogni caso, comunque vada. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 11 maggio 2018 alle 17:00
Autore: Marina Ferretti
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