Il sapore di questo pareggio, più lo rigiri e più è amaro. Perché la Ternana ha giocato un primo tempo da urlo, ha iniziato il secondo tempo ancora meglio e si ritrova un un solo punto in classifica e la sensazione che è andata anche bene visto l’arrembaggio finale del Foggia (che sembrava averne più di noi).
È amaro perché una vittoria (che la Ternana avrebbe meritato per i 60/70 minuti iniziali) sarebbe stato il viatico migliore per il derby, visto che considerato che “quelli là” sembrano pure essersi tirati fuori dai problemi con il 5-0 al Carpi.
Si preannuncia una settimana ad alta tensione per la squadra rossoverde, per tutto l’ambiente perché ora sul derby non c’è solo la pressione per una partita che da sola vale una stagione ma la concretezza che una stagione la può valere davvero, visti i punti in classifica e la necessità che ha la Ternana di vincere.
La partita di Foggi però ha testimoniato ancora una volta i limiti tecnici di questa squadra. Che beninteso gioca bene, è padrona del campo in molte situazioni, sa quando deve soffrire, abbassarsi e difendersi. E ha trovato degli attaccanti con un grande spirito di sacrificio, che aiutano eccome la difesa con ripiegamenti difensivi e grande pressing in fase offensiva. Ma poi però dimostrano di non essere lucidi sottoporta. E questo alla fine rischi di pagarlo a caro prezzo, come è successo oggi. Addirittura potevi pagarlo a prezzo doppio, visto il finale. Se andiamo a riprendere i nostri appunti la Ternana nel primo tempo ha avuto (oltre al gol) 3 occasioni clamorose (Montalto due volte e Carretta) e 2 più che buone (sempre Carretta e Finotto) che potevano essere sfruttate decisamente meglio. Idem nel secondo tempo ancora con Montalto e Carretta, prima del gol dell’1-1 sempre a tu per tu con Guarna. Poi il finale in ambasce, con il Foggia che ha spinto tantissimo, che si è visto anche annullare un gol (giustamente) e con diverse situazioni di pericolo nell’area rossoverde che il Foggia non è riuscito a concretizzare. Insomma subito il gol la Ternana sempra essersi messa paura, ha arretrato il proprio baricentro, non ci ha messo quell’aggressività. E questa è una novità in casa rossoverde come la novità è aver resistito e questo è sicuramente un merito.
Per questo parliamo di pareggio amaro. Per questo parliamo di qualità che manca in avanti, di limiti tecnici. La Ternana arriva a costruire palle gol, anche in maniera continua ed interessante. Ma continuare a non sfruttarle porta a questo tipo di finali, a una gestione della partita più dispendiosa e in affanno. È vero che Pochesci ha dovuto rivedere la fase difensiva perché altrimenti di prendevano troppi gol, ma bisogna essere onesti: la produzione offensiva c’è. Semplicemente non viene sfruttata al meglio. Sarà forse leggermente minore rispetto all’inizio della stagione ma non si può dire che la Ternana non crei gioco. Piuttosto non lo sfrutta.
E allora nell’immediato speriamo che la prossima partita da sola dia la giusta concretezza agli attaccanti perché quella è una partita da non sbagliare, in nessun modo. Troppo tempo la Ternana non vince un derby. E non vince in B. E nel futuro, ora che la Ternana è tutta Unicusano, ci vogliono degli interventi mirati per non soffrire troppo e tornare in linea di galleggiamento. Servono degli investimenti su giocatori. Nessuna rivoluzione solo qualche aggiustamento, per dare alla Ternana quel quid in più che ancora le manca

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 novembre 2017 alle 17:34
Autore: Redazione TernanaNews
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