Stavolta voglio scomodare persino l'incipit della Marsigliese per cercare di caricare giocatori e tifosi a poche ore da quella che è probabilmente la partita più importante della stagione.
"Allons enfants!" : andiamo ragazzi!
Oppure, se preferite, "vincere o morire" (sportivamente parlando), parafrasando lo slogan usato nel passato come grido di battaglia dai clan scozzesi dei Macdowell e dei Maclain.
La metto troppo sul tragico?
Beh... diciamo che una punta di verità c'è sicuramente.
L' attuale situazione in classifica della Ternana, numeri alla mano, è la peggiore da quando le nostre amate Fere sono tornate in serie B.
Vero è che se per caso dovessero uscire fuori almeno 4 punti dalle prossime due partite, quella di stasera contro la Pro Vercelli e quella del 28 contro l'Avellino al Partenio Lombardi, i "nostri" chiuderebbero il girone di andata con 22 punti, più o meno lo stesso trend degli anni passati.
Ma è anche indubitabile che lo "scontro all' ultimo sangue" di stasera racchiuda in sé tutta una serie di significati che non possono essere assolutamente elusi.
Troppe volte abbiamo scritto o detto che questa è una squadra che gioca bene, ma che raccoglie poco o niente.
Troppe volte abbiamo imprecato contro la sfortuna e contro gli arbitri.
Per non parlare di tutte le occasioni in cui si è discusso sull' inesperienza dei giocatori e dell' allenatore, sul fatto che la rosa non è competitiva per un campionato tosto come quello di serie B, sugli errori di inesperienza e di superficialità commessi dalla società rossoverde.
Ma ora è giunto il momento di lasciar perdere chiacchiere, polemiche, critiche, spaccature tra tifosi e amenità varie.
Al contrario, sono fermamente convinto che stasera ci sia veramente bisogno di una totale e assoluta unità di intenti, perché la vittoria contro la squadra piemontese dell' ex giocatore della Ternana (e del Perugia...) Gianluca Atzori è assolutamente imprescindibile.
Quindi, è inutile dilungarsi sulle tante, troppe discussioni spesso e volentieri sterili e controproducenti, che condiscono quotidianamente i discorsi e i commenti che ruotano attorno al mondo rossoverde.
Per una volta è bene lasciar perdere le visite di Mondonico a Terni (notizia confermata di lunedì scorso. E probabilmente era in città per fatti suoi...),  le dichiarazioni dell'allenatore,  che ha candidamente ammesso che se non fosse stato alla corte della società rossoverde si sarebbe già dimesso, il fatto che Simone Longarini sia o non sia procuratore speciale della Ternana Unicusano, i presunti movimenti di mercato che scivolano da top player (sia pure datati) come Palladino e Floro Flores, a giocatori di terza serie semisconosciuti.
Per non parlare delle dichiarazioni di Patron Bandecchi, l'unico, a suo dire, che crede ancora nella serie A e della conseguente perplessità di addetti ai lavori e tifosi di fronte a certe curiose e anacronistiche esternazioni.
Lasciamo perdere tutto, che è meglio! 
Almeno per il momento.
Ora è il caso di concentrarsi esclusivamente sulla partita del Liberati.
L' allenatore è questo e questi sono i giocatori, quindi vanno sostenuti con tutto il calore possibile e immaginabile.
Sia Sandro Pochesci, che tutti i ragazzi hanno sempre espresso il massimo dell'impegno e del sacrificio, dimostrando il più totale e incondizionato attaccamento ai colori sociali. Meritano pertanto tutto l'appoggio di questo mondo. Fino all'ultimo secondo della partita.
Certo, l'assurda decisione di dover giocare alle 20:30 di sera, con una temperatura che sicuramente sarà inferiore ai 0 gradi (decisione assurda di una Lega più attaccata  ai propri interessi commerciali, che al rispetto  delle esigenze e della salute di tifosi e giocatori), non aiuterà nessuno; ma sta a noi, tifosi e addetti ai lavori di fede rossoverde, trasformare il freezer del Liberati, in un vulcano in eruzione.
Ai giocatori e al tecnico si richiede solo di esprimere quello che hanno sempre garantito sul campo a prescindere dai risultati ottenuti e cioè il massimo dell'impegno e della dedizione possibili e immaginabili.
E chissà se, almeno per una volta, la "dea bendata" non si ricordi finalmente che esiste anche una città che si chiama Terni ed una squadra di calcio denominta Ternana...!
Quanto all'arbitro che sarà chiamato a dirigere questa delicatissima partita, la speranza e che riesca a vedere i rigori che ci stanno (per i nostri) e ad evitare di concedere (agli altri) quelli che non esistono...
Su questo auspicio, voglio ringraziare sin da adesso i coraggiosi che stasera affronteranno freddo e disagio, rinunciando alla classica cena prenatalizia con la famiglia, alla tombolata e al "sette e mezzo" o magari al caldo del divano con Sky ben sintonizzato sul video, scegliendo i gelidi spalti dello stadio per dimostrare ancora una volta quanto Terni e i Ternani amino questa "loro esclusiva creatura".
Perché sia ben chiaro una volta per tutte:
le società, gli allenatori e i giocatori passano... e passeranno pure quelli attuali.
Ma la Ternana resterà sempre e soltanto simbolo unico ed esclusivo (e per questo assolutamente "inespropriabile")  di questa nostra citta!
Per cui...
ALLONS ENFANTS !
Le jour de gloire est arrivè !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 21 dicembre 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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