Sembra un ritornello già visto. La squadra va male, colpa dell’allenatore. Cambi l’allenatore: la squadra va peggio. È successo due anni fa, con Benny Carbone in panchina. Arriva Gautieri, ritenuto da tutti un allenatore capace e preparato, in grado di poter tirar fuori la squadra dalla bassa classifica. Ma arrivano solo tre punti in 7 partite: 1 vittoria e 6 sconfitte consecutive. Nuovo cambio e Liverani riesce con un vero e proprio miracolo a salvare la Ternana.

Lo scorso anno uguale. Pochesci a cavallo fra Natale e Capodanno vive la sua prima vera crisi con Bandecchi. I risultati non lo aiutano e viene esonerato. Al suo posto Mariani, altro uomo di fiducia di Bandecchi, che però non riesce ad invertire la rotta, anzi: 4 sconfitte consecutive e di nuovo un cambio con l’arrivo di De Canio.

Ora proprio De Canio sollevato dall’incarico (sempre sotto Natale) e l’arrivo di Calori: il quale riesce soltanto a pareggiare in casa con Renate e Virtus Verona e poi solo sconfitte. Il cambio è inevitabile, ancora una volta. Con la speranza che la sferzata arrivi con il nuovo allenatore e che anche il sogno della B non sia per forza da lasciare in fondo al cassetto.

Con la speranza che Gallo sia ancora in tempo. E non è necessario per forza un miracolo alla Liverani. Basta accendere il motore, entrare nella testa dei ragazzi, riavviare una macchina che da troppo tempo sta andando a folle.

Tutti dicono che il problema della squadra è la testa. Noi ci mettiamo anche l’orgoglio. Questa stagione sta diventando un incubo a causa dei risultati che non arrivano. Ma i protagonisti si devono sentire addosso questa pressione.

Ora è arrivato il tempo di scrollarsi di dosso le paure, di rendersi conto che tutto passa dalla propria iniziativa. La Ternana è stata costretta al terzo cambio in stagione. Potremmo definirla la mossa della disperazione: ora però sta alla squadra metterci del proprio.

Sezione: Copertina / Data: Mer 13 febbraio 2019 alle 17:07
Autore: Ternananews Redazione
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