Nel recupero contro il Brescia la Ternana ha portato a casa un punto, tornando a muovere la classifica dopo tre sconfitte consecutive. Un passo avanti rappresentato soprattuto dal risultato, raggiunto grazie ad una partita ‘operaia’ (come definisce Pochesci la sua squadra), ma che forse fa fare alle Fere un paio di passi indietro. L’avvio di gara shock contro Virtus Entella, Bari e Venezia si è in parte ripetuto anche contro il Brescia, con l’unica differenza che il pallone calciato dall’ex Furlan e deviato da Bleve ha terminato la sua corsa sul palo invece che in rete. Insomma la Ternana sempre distratta ad inizio gara, si scuote e riesce poi comunque a trovare il gol (bello, ma direttamente su calcio di punizione) del vantaggio con il terzo timbro di Adriano Montalto, per distacco il miglior attaccante in zona gol finora.

Come accaduto però in molte circostanze in questa stagione, la difesa scricchiola (anche stavolta per errori individuali) e consente a Bisoli di colpire di testa indisturbato e poi di ribadire in rete la addirittura sulla respinta del palo. Ennesima disattenzione difensiva in una serata tutto sommato tranquilla e vigile per la retroguardia rossoverde. Eppure secondo il tecnico gli errori (per dirla alla Pochesci, le tragedie) di Valjent e compagni erano stati imputati alla poca tranquillità dovuta allo schieramento spregiudicato, fatto non plausibile se si osserva l’atteggiamento accorto di ieri.

L’altro passo indietro è rappresentato dal gioco, che nelle prime tre partite aveva portato altrettanti risultati utili e moltissimi complimenti da tutti gli addetti i lavori. Un gioco dispendioso sotto tutti i punti di vista e che ha spesso esposto la squadra alle ripartenze, ma che almeno in parte giustificava le tante reti subìte.  Le trame tessute da Paolucci, le giocate di Tiscione e gli inserimenti delle mezze ali si sono inceppate nel match contro il Venezia, soltanto parzialmente, ahimè, tamponate da quei 60 folli secondi tra l’83’ e l’84’ minuto. La Ternana è entrata in un tunnel di preoccupazione, percepito anche dalla tifoseria, che ha fatto smarrire alcune delle certezze che si erano venute a creare fino alla gara di Bari. Il tempo, per ora, può essere un valido alleato, visto che c’è ancora un campionato intero per dimostrare (prima di tutto a sé stessi) che questi giocatori e questa società in Serie B ci possono stare e far bella figura. C’è tempo per assimilare la mentalità del mister, a patto che questo stesso tempo però non diventi un’arma a doppio taglio…

Sezione: Copertina / Data: Gio 05 ottobre 2017 alle 09:30
Autore: Mattia Emili
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