Avevamo chiesto un intervento chiarificatore riguardo il reale obiettivo stagionale della Ternana. Nemmeno 24 ore dopo il chiarimento è arrivato. Non certo per rispondere al nostro appello quanto, sicuramente, perché la società, da tempo silente, ha ritenuto opportuno far sentire la propria voce.

Che non è quella di Stefano Bandecchi, da noi sollecitato, bensì quella del vicepresidente Paolo Tagliavento che per la prima volta (novità ben gradita) è intervenuto per esprimere con chiarezza il pensiero della società.

E quando afferma che “la squadra ha tutti i mezzi per lottare per la vittoria finale” toglie ogni velo alle reali ambizioni del club. Bandecchi vuole la serie B. Come immaginiamo facilmente la vogliono tecnico e diesse, staff e giocatori, una città intera.

Fissato l’obiettivo quindi che cancella quello solo scaramantico della salvezza. Ma, giusto per fare un po’ di pulci, un conto è puntare alla serie B un altro a vincere il campionato. Sul primo, che pure è complesso perché i play off sono un vero terno al lotto, un secondo campionato, niente da dire. La squadra è attrezzata per provarci e magari anche per riuscire nell’intento.

Più complicato sembra essere tagliare per primi il traguardo nel girone più forte ed equilibrato della serie C. La Ternana fin qui sta facendo bene viaggiando alla media di quasi 2 punti a partita. Ma se qualcun altro alza il ritmo portandolo a livelli di assoluta eccellenza c’è poco da fare.

Fin qui il campionato ha evidenziato l’equilibrio di squadra della Ternana, discreta in difesa, buonissima a centrocampo, con qualche lacuna in avanti. Basta dare un’occhiata ai gol subiti e a quelli realizzati. La Ternana segna poco anche se crea molto. A qualche altra squadra basta molto meno per portare via i tre punti. La Ternana, per scelta gestionale, deve giocare un buon calcio per fidelizzare realmente i 12mila abbonati. Altri possono andare di difesa e contropiede tanto nessuno li contesterà mai.

Questo per dire che la realtà nostrana è complessa un bel po’ anche perché tiene conto di due stagioni precedenti fallimentari dal punto di vista tecnico, costosissime sotto l’aspetto economico.

Puntualizzazioni doverose che non contestano le dichiarazioni di Tagliavento. Tutt’altro, casomai ampliano il ragionamento che il vicepresidente con estrema pacatezza ma con altrettanta fermezza, ha proposto in un momento molto importante di una stagione che, non va dimenticato, ha consumato poco più di un quarto della propria vita. La società si apre al confronto con la città e chiede ai suoi una reazione immediata, o meglio un ulteriore scatto in avanti perché qualche avversario sta andando più forte. Ma in fondo, avesse vinto contro l’Avellino come avrebbe meritato, ora la Ternana sarebbe lì, gomito a gomito con la Reggina. In un testa a testa che andrà avanti fino alla fine ma che, probabilmente, coinvolgerà anche qualche altra pretendente. Bari, Catania, Catanzaro, le rivelazioni Monopoli e Potenza. Però, come auspica giustamente il vice presidente rossoverde, se la Ternana nelle prossime due gare interne con Picerno e Paganese tornerà a dimostrare il proprio valore conquistando altrettante vittorie, probabilmente torneremo a parlare di storie diverse e di una classifica ancora più positiva per i rossoverdi.

Per questo le parole di Tagliavento più che una reprimenda sembrano voler essere uno stimolo per un sollecito ritorno al passato più recente e positivo. Anche perché questa Ternana, stante qualche carenza strutturale, per vincere ha bisogno di giocare un buon calcio dominando l’avversario.

Sezione: Copertina / Data: Mer 30 ottobre 2019 alle 19:30 / Fonte: di Massimo Laureti
Autore: Ternananews Redazione
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