Il calcio è un cartone animato per adulti, è una passione, a volte una vera e propria fede, il calcio è economia e per alcuni è legato indissolubilmente alla vita: il calcio è un gioco bellissimo, ma pur sempre un gioco. Attenzione, la parola gioco non significa che non vada preso sul serio, che non vada trattato come si trattano le questioni importanti, semplicemente vuol dire che nella sfera dello sport è necessario rimanere.

Senza ripercorrere per l'ennesima volta tutta la sequenza di dichiarazioni che hanno suscitato prima l'attenzione e poi il clamore intorno a Sandro Pochesci, cerchiamo in qualche modo di mettere un punto a questa situazione spiacevole, spinosa e fuori luogo, troppo spesso strumentalizzata. Le parole vanno usate con attenzione, e questa volta l'allenatore della Ternana ha preso un granchio, ha utilizzato alcuni termini che non rientrano nel mondo del calcio e che possono essere fraintesi e utilizzati per colpire l'una o l'altra parte, ha davvero parlato da tifoso, non nei contenuti del discorso, sui quali possiamo o meno essere d'accordo, quanto nei modi. Ha tentato di metterci una pezza ieri, probabilmente atto non dovuto ma necessario per cercare di placare il vespaio che si è venuto a creare, una girandola di polemiche e pacche sulle spalle che ha investito anche la politica che, lasciatecelo dire, da tutta questa storia sarebbe dovuta rimanere fuori. Non è l'ambito del calcio quello adatto per parlare di questioni geopolitiche, non è quello lo sport che ci piace nè quello che vogliamo; non ci fa piacere che uno sfogo "da bar" come lo ha definito lo stesso Pochesci si trascini per giorni e giorni su tutti i giornali e che chi la politica la fa davvero, per lavoro, continui ad occuparsene. 

Lasciamo che il calcio torni ad essere uno sport, lasciamo tutti che questo accada.

Sezione: Copertina / Data: Lun 13 novembre 2017 alle 19:05
Autore: Marina Ferretti
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