Con i playoff in LegaPro ancora da terminare, coi playout che devono ancora dare il proprio riscontro e, soprattutto, con la Ternana che per quest'anno se ne rimane alla finestra, estranea a fatti extra-campo, si assiste di nuovo ai soliti terremoti che scuotono il mondo del calcio: terremoti giudiziari, guerre, squalifiche e tira e molla societari. Per partire dai fatti più "futili", ad esempio, e per guardare a quanto accade nel girone B della serie C, quello dei rossoverdi per intenderci, c'è da registrare il cambio di proprietà, anzi forse no, ma forse si di Sambenedettese e Teramo, per cui oggi sembra tutto deciso e domani invece tutto andato all'aria. Franco Fedeli ha più volte espresso il desiderio di lasciare la Samb in altre mani, che però devono essere sicure e garantire continuità alla società marchigiana, lo ha ribadito all'inizio del campionato, salvo poi rimangiarselo quando le cose hanno iniziato ad andare nel verso giusto, salvo poi ancora decidere nuovamente di mollare e poi ancora di riprendersi la squadra. Morale della favola? Al momento la Samb resta dell'ex presidente delle Fere, che non ha trovato un acquirente che possa soddisfarlo. Poco più a sud di San Benedetto c'è Teramo e la sua squadra, che questa mattina sembra essere stata ceduta all'avvocato Giovanni Palma, col cui poi è saltata la trattativa ma al posto del quale è arrivato l'imprenditore teramano Franco Iachini, che nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzato quale nuovo proprietario del club. Insomma, vendo o non vendo è un po' il mantra di alcune società durante l'estate: d'altra parte anche Stefano Bandecchi, ad un certo punto della sua esperienza rossoverde, aveva pensato di cambiare aria, salvo poi prendersi tempo per riflettere e cambiare idea. 

A proposito di vendo o non vendo, nel girone A c'è parecchia confusione anche intorno alla Viterbese del presidente Camilli che, già avvezzo a dichiarare di voler mollare tutto e lasciare il mondo del calcio, ha affidato ad un comunicato molto duro le sue considerazioni circa l'inibizione di suo figlio Luciano dopo i fatti avvenuti prima della partita contro l'Arezzo. In estrema sintesi, il presidente dei toscani La Cava è stato aggredito dal vicepresidente della Viterbese nel tunnel degli spogliatoi, finendo in ospedale: secondo l'Arezzo e il Giudice Sportivo senza un valido motivo, a parere di Camilli dopo che i tifosi di Viterbo e lo stesso vicepresidente sono stati insultati dal signor La Cava. Risultato: una guerra di querele fra le due società e i due protagonisti e Camilli pronto a lasciare Viterbo rea di non aver apprezzato quanto costruito in questi anni. 

Come dimenticare, poi, il caos in serie B? Una questione che potrebbe sembrare lontana e che invece, proprio come lo scorso anno è successo fra fallimenti e mancati ripescaggi, fra cui quello della Ternana, rischia di abbattersi nuovamente sul terzo campionato nazionale: alla fine di maggio non si è ancora ben capito quali saranno le squadre a retrocedere in serie C. Fondamentalmente questa sarebbe una questione che dovrebbe riguardare in misura maggiore il girone C, dal momento che a contendersi il poco ambito posto di retrocessa sono Foggia, Palermo e Salernitana. Il Palermo attende la sentenza del 29 maggio per capire se davvero dovrà scendere in C, mentre a ricasco Foggia e Salernitana attendono di sapere se si dovranno disputare o meno i playout: i pugliesi spingono ovviamente per giocare gli spareggi, i campani affinchè tutto rimanga cristallizzato come è al momento, garantendosi così la salvezza diretta senza ulteriori patemi d'animo. Anche qui, un unico risultato: la Lega B che decide arbitrariamente, i tribunali che si oppongono e settimane d'attesa, col rischio che a metà giugno si debba tornare in campo dopo oltre un mese di stop, per capire chi retrocederà, con la conseguenza che per formare i gironi della LegaPro si dovrà attendere la fine dei ricorsi. 

E per fortuna che quest'estate la Ternana starà a guardare.

Sezione: Copertina / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 16:00
Autore: Marina Ferretti
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